Tra passato e presente Cerezo, ora allenatore, parla della sua Sampdoria e non ha dubbi su chi sarà l’uomo salvezza…
Toninho Cerezo ora è un allenatore, almeno sulla carta, dato che ha il patentino Uefa A per allenare. Patentino preso dopo essersi laureato a Coverciano. Allenatore, come Mancini, suo compagno in quella Sampdoria magica: “Già da ragazzo aveva professionalità, visione di gioco, entusiasmo e voglia di vincere. Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori come lui, Vialli, Vierchowod”.
Era una squadra forte, fortissimi, guidata da un maestro come Vujadin Boskov, di cui, da poco, è ricorso il sesto anniversario della scomparsa: “Gestiva il gruppo senza difficoltà. Avevamo una rosa piccola, ma di qualità. Mantovani aveva un cuore enorme e riuscì a mettere insieme giocatori forti”.
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La ripresa del campionato è ancora incerta, ma se si giocherà, i blucerchiati dovranno salvarsi. E allora Cerezo, dopo il passato, torna sul presente e non ha dubbi su chi sarà l’uomo della salvezza della Sampdoria: “Retrocessione? Spero di no. Quagliarella segnerà i goal necessari. E poi c’è Ranieri. Mi piace come lavora: è un gentleman, è un grande gestore di calcio”.
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