Il Governo ha ridotto la capienza degli stadi di Serie A al 50%: una dura botta per i tifosi, dovuta all’avanzare della quarta ondata di pandemia di Covid-19
L’evoluzione della quarta ondata pandemica ha indotto il cts a restringere la capienza degli stadi. A distanza di pochi giorni dalla decisione di lasciare il 75% dei tifosi, ecco che il Governo fa un passo indietro per tornare alla situazione di inizio stagione, con gli stadi pieni a metà e i tifosi obbligati all’uso della ffp2.
Il passo indietro c’è stato anche per il palazzetti, passati al 35%. La decisione del Consiglio dei Ministri non è stata facile ed è arrivata al termine di una lunga giornata, durante la quale si sono paventate anche ipotesi ben peggiori. Come quelle adottate in Francia, dove la capienza massima è di 5.000 spettatori, o in Germania, dove dal 28 dicembre gli stadi sono tornati a essere chiusi al pubblico. In Spagna, invece, si è passati dal 100% al 75%, capienza piena in Inghilterra.
Serie A, capienza negli stadi a metà e atleti con il green pass rafforzato
Serie A, nuova capienza per i tifosi. Cambiano le regole
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L’altra grande novità riguarda l’allargamento dell’obbligo del green pass rafforzato per gli sport di squadra all’aperto. In Serie A, quindi, tutti i calciatori dovranno aver ricevuto almeno due dosi di vaccino o essere guariti dal Covid. Non sarà più una questione si utilizzo di spogliatoi, ma di attività sportiva: chi non è in regola non potrà giocare.
Per entrare allo stadio, invece, rimane l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 e di esser stati vaccinati (doppia dose o booster) oppure guariti dal Covid.