Sampdoria e Genoa hanno saldato i debiti pregressi per la gestione dello stadio Luigi Ferraris ma ora il Comune di Genova chiede un’integrazione del progetto per ultimare i lavori.
Ci risiamo. Il Comune di Genova attacca nuovamente Sampdoria e Genoa. Li attacca sulla gestione del Luigi Ferraris. Come riporta il Secolo XIX “la scelta di estendere la concessione dello stadio a Genoa e Samp è subordinata alla presentazione di un progetto che deve essere affidabile”, ha detto l’assessore Pietro Piciocchi, che ha ricordato anche come “il piano di rientro debiti è stato rispettato”. Poi: “L’amministrazione ha ricevuto una proposta di riqualificazione da 35 milioni, ma era inadeguata. L’integrazione non è ancora pervenuta”.
Per poi aggiungere: “La manutenzione ordinaria è insufficiente e abbiamo già sollecitato le squadre, in quanto la situazione dei servizi pubblici è inaccettabile”.
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La risposta della società che gestisce per conto di Sampdoria e Genoa lo stadio Luigi Ferraris non si è fatta attendere: “Pur in assenza di una concessione a lunga scadenza, durante gli ultimi mesi sono stati investiti oltre 6 milioni da parte di Genoa e Sampdoria, per apportare interventi non solo nel settore Tribuna, anche per la sicurezza, l’impiantistica, l’illuminazione e il terreno di gioco. Il progetto riguardante la seconda e terza parte dei lotti di riqualificazione per Gradinate e Distinti sono allo studio e, non appena completato, sarà presentato per il proseguimento dell’iter concordato con il Comune”. I due club hanno anche trovato un accordo con i vigili per il pagamento arretrati.