L’ipotesi è remota, ma l’incubo della sospensione definitiva del campionato di Serie A per il Coronavirus può divenire realtà.
L’allarme Coronavirus sta creando il caos nell’Italia calcistica. Un’emergenza che ha dell’incredibile è che mai ci saremmo aspettati di affrontare. Tra partite rinviate, gare a porte chiuse e possibili blocchi di trenta giorni delle manifestazioni sportive, a regnare è l’incertezza. La composizione del calendario dei recuperi si fa sempre più difficile man mano che passa il tempo. A questo punto non sarebbe neppure da escludere una sospensione permanente del torneo: un’ipotesi per il momento assolutamente remota, che però potrebbe anche divenire realtà nel caso in cui la situazione contagi peggiorasse drasticamente.
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Ma cosa succederebbe in caso di interruzione definitiva, per cause di forza maggiore, del campionato 2019/2020? Secondo il regolamento della Serie A avrebbe valore la classifica dell’ultima giornata completata, vale a dire la ventiquattresima, terminata il 17 febbraio scorso. A trionfare sarebbe dunque la Juventus, con 57 punti, seguita dalla Lazio a 56. Inter e Atalanta, rispettivamente con 54 e 45 punti, andrebbero in Champions, mentre in Europa League finirebbero Roma ed Hellas Verona. A retrocedere in Serie B sarebbero invece Genoa, Brescia e SPAL. Una conclusione che avrebbe dell’incredibile, insomma, per uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni: una lotta scudetto serrata e una lotta salvezza al cardiopalma verrebbero rovinate da questo epilogo triste.
Esiste un unico precedente di un torneo sospeso, nel 1914/1915, per via dell’inizio della Prima guerra mondiale. Alla fine la vittoria finale andò al Genoa, dopo una decisione postbellica della FIGC.