Cessione Sampdoria: Massimo Ferrero torna a parlare della squadra blucerchiata e di Edoardo Garrone, paventando un aiuto dall’ex presidente.
Massimo Ferrero ha parlato della Sampdoria, dei tifosi blucerchiati e della sua volontà di fare pace, magari in Gradinata Sud. Non è difficile però immaginare la risposta dei gruppi Ultras del club di Corte Lambruschini.
Non c’è però soltanto la volontà di sotterrare l’ascia di guerra, c’è anche Edoardo Garrone tra i pensieri del Viperetta. Stima immutata per l’ex presidente e proprietario della Sampdoria.
Sampdoria, le parole di Massimo Ferrero
Cessione Sampdoria, Ferrero: Se chiediamo una mano a Garrone ci aiuta…
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Di pallottole a casa me ne sono arrivare tre, due tre anni fa in una busta che mi diceva che mi uccidevano, e ultimamente me ne è arrivata un’altra che minacciava me e il dottor Garrone. Lui ha perso tantissimi soldi, si è offerto per darci una mano, io sono il primo a dire che lui non c’entra niente e di questo lo ringrazio. Ha già salvato la Sampdoria circa 12 anni fa e si è offerto di farlo anche adesso.
Una posizione nettamente diversa rispetto ai tifosi, che nelle scorse settimane infatti Garrone e Mondini erano finiti al centro di una feroce contestazione, anche sotto la sede della Erg.
Dovremmo dire grazie a Garrone, se andiamo da lui e gli diciamo grazie una mano ce la dà. Lui è doriano nelle vene. E’ arrivata una pallottola a me e a lui, questo è brutto, non è calcio, non è sport. Ho denunciato queste minacce e anche altre di tutti i tifosi contro di me, si sono permessi di dire che se vado a Genova la Digos mi deve fermare, ma forse deve fermare questi tifosi violenti e non farli più entrare nello stadio. Ho i ragazzini, ho paura di andare in giro.