Continuano le polemiche dopo l’assegnazione del goal di Rabiot nel match tra la Juventus e la Sampdoria. L’ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha spiegato le incongruenze di questa decisione
Continuano le polemiche per l’assegnazione del terzo goal dei bianconero ovvero quello di Rabiot nel sfida tra la Juventus e la Sampdoria all’Allianz Stadium di Torino.
Per capire meglio la incongruenze che hanno portato a questa scelta fanpage.it ha intervistato l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese
Nonostante l’abbia visto tante volte per capire se avesse visto il deltoide o il bicipite del deltoide non punibile o il petto non sono riusciti a capirlo. Al VAR hanno molte più telecamere di quelle che abbiamo visto in tv. sicuramente non hanno avuto immagini chiare altrimenti le avrebbero trasmesse in diretta. Questo è un problema perché non è la prima volta che accade la tecnologia deve restituire certezze
Juventus-Sampdoria, Calvarese analizza anche la non esultanza di Rabiot
Juventus-Sampdoria, Calvarese: la tecnologia deve restituire certezze
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A molti non è sfuggita anche la mimica facciale del francese che dopo il goal realizzato non ha esultato ma si è girato verso il direttore di gara, l’ex arbitro Calvarese ha voluto far chiarezza anche su questo punto:
Un arbitro può essere condizionato da uno sguardo o da un protesta spontanea? La risposta è assolutamente “no” perché l’arbitro ha ancora il dovere di decidere dal campo ed è per quello che se anche avesse fischiato fallo il VAR non sarebbe intervenuto