La Sampdoria potrebbe dover intraprendere la strada del concordato semplificato liquidatorio: tra Figc e scadenze sarebbe una corsa contro il tempo
A livello societario la Sampdoria sta cercando di garantire la continuità aziendale nonostante l’assenza di aumenti di capitale. Una strada difficile, che ha portato all’apertura della procedura di composizione negoziata, con l’affiancamento dell’esperto avvocato Eugenio Bissocoli.
Questa soluzione, però, senza la sottoscrizione del bond o una ricapitalizzazione dovrà essere abbandonata. E, in quel caso, si aprirebbe lo scenario per il concordato semplificato liquidatorio. Uno strumento entrato in vigore nel 2021, che, come riporta Il Secolo XIX, non prevede il voto dei creditori per l’approvazione del piano di rientro. Piano di cui potrebbe far arte la cessione anche di un solo ramo d’azienda (in questo caso quello sportivo).
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La strada del concordato, tuttavia, non è così semplice. Trattandosi di uno strumento nuovo non è ancora “tarato” sulle norme della Figc. Anche se pare che Alessandro Barnaba, interessato alla possibilità di rilevare solo il ramo sportivo, abbia già fatto un passaggio in Federazione.
Il mese di aprile sarà fondamentale per capire se si andrà verso il concordato per cui, però, sarà una corsa contro il tempo. Entro il 20 giugno, infatti, bisogna avere i soldi per l’iscrizione al campionato 2023/24 e servirà, dunque, aver definito il metodo di salvataggio della Sampdoria. Che sia con o senza Barnaba.