Pietro Vierchowod va controcorrente: l’ex difensore della Sampdoria critica l’operato di Stankovic, che avrebbe fatto peggio anche di Giampaolo
Da quando è arrivato alla Sampdoria, il tecnico Dejan Stankovic ha ridato compattezza all’ambiente, pur non riuscendo a tirare fuori la squadra dalla zona retrocessione. I 13 punti raccolti in 20 partite sono pochi e riunire i cocci dopo il disastro di Marco Giampaolo non era facile.
Secondo Pietro Vierchwod, però, Deki ha fatto peggio di Giampaolo. L’ex difensore blucerchiato, come affermato a Telenord, non avrebbe puntato sul serbo, che, secondo lui, non ha dato la giusta svolta alla squadra, e, anzi, lo avrebbe addirittura esonerato:
Io non l’avrei preso perché ci volevano due mesi affinché capisse fino in fondo il campionato, poi abbiamo visto la media punti e ha fatto peggio di Giampaolo. Soprattutto non c’è stata nessuna svolta, io l’avrei cambiato due mesi fa perché i risultati non sono mai venuti. So che è brutto cambiare 2-3 allenatori, ma per salvarmi avrei fatto anche quel cambio, ma ormai è tardi.
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A Vierchowod del gioco espresso importa poco. Per il difensore Stankovic non ha portato i punti che avrebbe dovuto:
Quanti punti ha fatto Stankovic? Cosa ha dato alla squadra? La squadra può anche aver giocato bene, ma a me non interessa, io mi voglio salvare anche giocando male e facendo punti. Ma i punti non si sono fatti, hai perso con Lecce e Monza, squadre che erano alla tua portata.
Ma quindi, su chi avrebbe puntato Vierchowod? Su un nome italiano. Come Claudio Ranieri, che era molto vicino, o Delio Rossi. Il primo aveva detto no data la presenza di Ferrero, il secondo, in settimana, si è accasato al Foggia. Con lui, secondo Pietro, ci sarebbe stata subito un’impronta alla squadra:
Avrei puntato su un allenatore esperto italiano. Chi doveva venire non è venuto perché aveva detto che dietro al club ci fosse sempre Ferrero (Ranieri ndr), però c’era per esempio Delio Rossi che in settimana è andata al Foggia. Ci voleva un allenatore italiano che conoscesse la nostra realtà. Perché un allenatore, può essere anche bravo, ma ha bisogno di 2-3 mesi per dare un’impronta alla squadra. E comunque questa impronta non c’è stata perché i risultati non sono venuti.