Alessandro Barnaba dovrebbe incontrare la Figc e la Covisoc per capire i margini della cessione del solo ramo sportivo della Sampdoria nella fase pre-fallimentare
In queste ore in casa Sampdoria tiene banco la terza offerta di Alessandro Barnaba. Il finanziere romano, che a gennaio si era ritirato dalla corsa, ha continuato a osservare quanto accadeva a Corte Lambruschini e lo scorso venerdì (7 aprile, ndr) ha formulato la sua terza offerta per rilevare la parte sportiva della società blucerchiata.
Il piano di Barnaba, per conto di Merlyn Advisor, è chiare: fondare la “NewCo” per rilevare solo la parte sportiva, stralciando così i debiti della parte non sportiva, la cosiddetta “bad company”. In questa proposta ci sono, però, dei punti che il finanziere ritiene determinanti per la buona riuscita dell’affare.
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Innanzitutto, come riporta Il Secolo XIX, c’è la conclusione negativa della composizione negoziata. Il secondo passaggio sarebbe l’incontro con la Figc e con la Covisoc, per capire la compatibilità delle norme Noif, che regolano il calcio professionistico.
Nel caso in cui Eugenio Bissocoli, l’esperto che sta affiancando il Cda, chiudesse in anticipo la composizione negoziata, la Sampdoria potrebbe confluire in un concordato semplificato liquidatorio, uno strumento attivo dal novembre 2021 e di cui la Figc non ha ancora recepito le normative.
Bisogna infatti capire se c’è il margine per la rilevazione della sola parte sportiva – la good company – anche in una fase pre-fallimentare. Cosa che, prima del concordato semplificato, era possibile solo dopo il fallimento.