Cessione Sampdoria, conclusione anticipata della composizione negoziata è un’ipotesi sempre più concreta, soprattutto senza il bond…
Per cercare di uscire dalla crisi societaria, il Tribunale di Genova, lo scorso 1 marzo, aveva approvato la richiesta formulata dalla Sampdoria il 6 febbraio per la procedura di composizione negoziata. Fino al 6 giugno, dunque, i blucerchiati saranno al riparo da istanze fallimentari, ma non è da escludere la conclusione anticipata.
Come riporta l’edizione genovese de La Repubblica, la procedura rischia di avere vita breve. Non essendo andata a buon fine l’ipotesi del bond convertibile, è difficile per Eugenio Bissocoli garantire la continuità aziendale. Condizione necessaria per la composizione negoziata.
Cessione Sampdoria, fine della composizione negoziata?
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L’avvocato che sta affiancando il Cda, però, non può interrompere la procedura in modo totalmente arbitrario. Sebbene, infatti, sia nelle sue facoltà la chiusura anticipata, prima bisogna fare il giro di tutti i creditori. Serve, come riporta il quotidiano, “battere ogni strada” e capire se c’è qualche possibilità di evitare il peggio. Solo dopo Bissocoli potrà interrompere la composizione negoziata prima della scadenza del 6 giugno.
Dando, così, il via alla fase pre-fallimentare della Sampdoria in cui vuole inserirsi Alessandro Barnaba. Il finanziere sta aspettando il termine per poter procedere con il suo piano di rilevare solo il ramo d’azienda sportivo della società blucerchiata, lasciando fuori la “bad company”, ovverosia i debiti che riguardano banche, fornitori e procuratori.