Sampdoria, Stankovic sprona Sabiri: il marocchino deve migliorare fisicamente e mentalmente, e in campo a volte sembra giochi come un bambino…
Allo stadio Via del Mare, per Lecce-Sampdoria, è tornato in campo Abdelhamid Sabiri, cosa che non accadeva da più di un mese (l’ultima il 5 marzo scorso, quella della sostituzione al 35mo del primo tempo contro la Salernitana). Dejan Stankovic lo ha messo in campo di nuovo, per tutto il secondo tempo, dimostrando di avere la disponibilità ad impiegarlo. Di credere in lui.
A patto però che non molli, che ci creda, che migliori sia fisicamente sia mentalmente. Questo, in sostanza, quello che il tecnico chiede al marocchino, reduce da un periodo un po’ in ombra alla Sampdoria. A sintetizzare ciò che sta accadendo ci ha pensato Stankovic stesso, nella conferenza stampa post partita:
Lui stesso deve tornare ad avere voglia, è giovane, ha 27 anni e ha ancora 7/8 anni di carriera davanti ad altissimo livello. Non deve mollare, è lui il primo che deve farsi vedere, allenare, curarti, deve fare la differenza per se stesso e la famiglia. Poi arriva il successo. Ma ora occhi e dati dicono la stessa cosa. Finché non si migliora non posso mandarti in campo, ci fai una brutta figura, che poi è quella che gli è costata il cambio. Voglio che migliori fisicamente e mentalmente, deve essere pronto ad accettare un contrasto, di saltare l’uomo, che può scappare in profondità, non è solo smistare la palla il gioco.
Stankovic: “Sabiri può fare di meglio, in campo corre troppo dietro la palla”
Sampdoria, Stankovic: Sabiri? A volte è come un bambino…
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Da Sabiri, come da Djuricic (Sampdoria, Stankovic: nemmeno Djuricic sa spiegare perché gioca così), Stankovic sa che può aspettarsi grandi prestazioni e vuole di più da loro. E il marocchino può migliorare anche nella tenuta del campo, perché secondo l’allenatore blucerchiato corre troppo dietro alla palla, come un bambino:
Si deve lavorare in entrambe le fasi, come ad esempio Djuricic, che è un numero 10 ma fa molto lavoro sporco e questo lo apprezzo. Sabiri ha fatto bene, ma poteva fare ancora meglio, posizionarsi meglio. È come un bambino, se vede la palla a sinistra va a sinistra, ci vuole ordine in campo.