Sampdoria, Montevago in gran spolvero con la Primavera: nel rebus dei giocatori del futuro può meritare una seconda chance in prima squadra
La stagione 2022/2023 di Daniele Montevago è stata spaccata a metà da un evento forse inatteso, ma sicuramente spartiacque e rivoluzionario per la sua carriera: la convocazione in prima squadra della Sampdoria e il relativo esordio in Serie A. Un periodo che ha diviso in due la stagione in Primavera, dove prima della chiamata di Dejan Stankovic aveva segnato 3 goal in 9 partite e, dopo il suo rientro, ha timbrato 10 volte in 12 incontri.
Spartiacque perché quel ragazzo del 2003, in cui l’allenatore serbo ha creduto nel mezzo di una stagione difficilissima, ha fatto vedere qualcosa sui campi del maggiore campionato italiano. E gli è mancato solo il goal. Che però, si diceva, ha ritrovato pienamente con Felice Tufano, in una competizione, la Primavera 1, che ormai gli sta stretta. Bastino i 7 goal nelle ultime 6, che lo rendono terzo in classifica marcatori, a certificarlo.
E anche dal punto di vista anagrafico a fine stagione Montevago dovrà dire addio al campionato Primavera. Ora di anni ne ha già 20, ma compiuti a marzo, per cui può ancora essere convocato. Ma poi? E qui sta il rebus. La Sampdoria del futuro può ripartire da lui?
Sampdoria, Montevago regna in Primavera ed è di proprietà: perché non puntarci?
Sampdoria, Montevago in Primavera è una certezza: il futuro può ripartire da lui?
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L’attaccante palermitano è ormai troppo per il campionato Primavera, forse ancora acerbo per la Serie A. Ma intanto ha 6 presenze messe a referto, che gli hanno permesso di farsi le ossa. Esperienza che nelle ultime giornate sta mettendo a frutto eccome. Poi, nel via vai di rientri dal prestito che si preannuncia a fine stagione per i blucerchiati, sarà uno dei pochi giocatori di proprietà.
Montevago ha già un contratto fino al 2025, per cui è pienamente della Sampdoria. E, guardando al reparto offensivo di Stankovic di adesso, potrebbe fare comodo avere qualcuno di sicuro da cui ripartire. Sam Lammers è in prestito, Fabio Quagliarella sta giocando col contagocce e ha 40 anni, Jesé Rodriguez non si sa ancora se prolungherà e per Manolo Gabbiadini probabilmente molto dipenderà dalla categoria in cui si giocherà l’anno prossimo.
Anche questo è un aspetto da considerare. Montevago segna a ripetizione in Primavera e ha già assaggiato la Serie A. In caso di B potrebbe restare e avere più spazio, diventare un prospetto interessante insieme a Manuel De Luca, che la categoria la conosce già e ha un contratto, come lui, fino al 2025.
La serie maggiore del nostro calcio può scottare un giovane catapultato dall’Under 19, è successo anche in Serie C con Lorenzo Di Stefano, ex compagno proprio dell’attaccante con Tufano l’anno scorso. Ma dopo un po’ di rodaggio ecco che l’esterno classe 2002 al Gubbio sta facendo faville. E lo stesso potrebbe accadere a lui.
Nella rivoluzione che si attende a giugno, insomma, Montevago può essere insieme un interessante investimento in prospettiva, a costo zero, e allo stesso tempo una specie di certezza già in casa su cui puntare. A maggior ragione se continua ad avere questa vena realizzativa. Stankovic lo ha prelevato dalla Primavera a stagione in corso, quasi pescando da un mazzo di carte, e può essere stato destabilizzante. Se invece cominciasse dalla preparazione estiva con la prima squadra, chissà che non possa ambientarsi da subito e bene?