Cessione Sampdoria, Roberto Albisetti, esperto economista, ha espresso i suoi dubbi sul concordato semplificato liquidatorio
La situazione economico-societaria della Sampdoria è in una fase decisamente complessa. Il Cda ha scelto la strada – inusuale – della composizione negoziata, che, però, non sta portando ai risultati sperati.
Come scritto dall’economista Roberto Albisetti su Telenord, il mancato interesse del mercato per la Sampdoria è un segnale di riduzione del valore, che rappresenta, per i creditori, una protezione. Creditori che, fino al 6 giugno, hanno sospeso alcune azioni esecutivi e non possono presentare istanza di fallimento. Sembra, dunque, sempre più difficile arrivare a un accordo, determinante per salvaguardare la continuità aziendale:
Con il passare delle settimane è sempre più difficile che la Samp trovi un accordo con i creditori, mancando un apporto di fondi freschi (prestito convertibile, aumento di capitale dei soci, investitore acquirente) che è condizione per sostenere il risanamento della società e per chiudere un accordo.
Cessione Sampdoria, Albisetti e i dubbi sul concordato
Cessione Sampdoria, Albisetti: dubbi sul concordato semplificato
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Una volta, scrive Albisetti, che l’esperto della composizione negoziata – Eugenio Bissocoli in questo caso – si accorgesse che non ci sono le condizioni per un accordo, può interrompere la procedura. Inviando, poi, una relazione al Tribunale.
Qui emergono due scenari: il concordato liquidatorio semplificato e la liquidazione giudiziale. Il concordato, però, secondo l’economista è uno scenario molto difficile. La Sampdoria potrebbe presentare la proposta per il concordato, con il supporto di un piano di liquidazione e senza la necessità di chiedere la votazione dei creditori:
In alternativa, il nuovo codice della crisi lascerebbe aperta al debitore anche la possibilità di iniziare un concordato liquidatorio semplificato, su iniziativa dei suoi amministratori, entro due mesi dalla relazione finale dell’esperto. La Sampdoria potrebbe in teoria presentare una proposta di concordato semplificato con la cessione del patrimonio supportato da un piano di liquidazione, che dovrebbe presentare una soluzione concorsuale più agile e rapida rispetto alla liquidazione giudiziale. In questo caso l’iniziativa del procedimento di liquidazione è del debitore e non del giudice. L’amministrazione della Sampdoria potrebbe preparare la proposta di piano liquidatorio, senza la necessità di richiedere la votazione dei creditori, e il giudice interverrebbe solo con il decreto di omologa e la nomina di un liquidatore.
Per Albisetti, però, ci sono “ragionevoli dubbi”:
Tuttavia, dopo le difficoltà e il probabile insuccesso della composizione negoziale, abbiamo ragionevoli dubbi sulla efficacia del concordato liquidatorio. I proventi della liquidazione per soddisfare i creditori dovrebbero comunque arrivare da un acquirente esterno, che sinora la proprietà attuale e i suoi consulenti non hanno trovato.