Cessione Sampdoria, la FIGC ha deciso di modificare alcune norme Noif. Norme che potrebbero permettere ad Alessandro Barnaba di azionare il proprio piano d’acquisizione del club blucerchiato…
La FIGC tende la mano alla Sampdoria, al CDA blucerchiato e indirettamente ad Alessandro Barnaba e al suo piano (varato con la “benedizione” di Edoardo Garrone).
Ben inteso, la modifica dell’art. 16 e dell’art. 52 delle NOIF (ovvero le norme federali che regolano tra le altre cose l’affiliazione alla Federazione, i requisiti all’iscrizione dei campionati e il titolo sportivo) era un atto dovuto vista l’entrata lo scorso luglio del nuovo “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”.
Una riforma epocale per il diritto fallimentare: proprio la parola fallimento è scomparsa. Ora si parla di liquidazione giudiziale…
Comunque tornando a quello che ci preme di più. La FIGC nell’adeguare le norme federali al mutato quadro normativo non va ad ostacolare il cosiddetto “Piano Barnaba”. Certo è che le norme restano stringenti e il percorso tortuoso ma ora si può vedere la luce in fondo al tunnel…
Cessione Sampdoria, la FIGC modifica norme Noif: via libera al piano Barnaba
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DOCUMENTO – Cessione Sampdoria, la FIGC modifica norme Noif: ora Barnaba cosa fa?
La modifica dell’art. 52 NOIF consente esplicitamente la possibilità di riassegnare il titolo sportivo di una società a cui sia tolta l’affiliazione perchè ha fatto ricorso ad una procedura del nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (quale sarà probabilmente a breve la Sampdoria) ma con un percorso ben definito e stringente. Un percorso però possibile e compatibile appunto con il cosiddetto piano Barnaba e la scissione in “good company” e “bad company”.