Crisi Sampdoria, secondo La Repubblica il futuro del club blucerchiato è tortuoso e pieno di ostacoli per Alessandro Barnaba…
Ripetiamo non sarà semplice. Ma le norme sono cambiate. Sono cambiate dopo l’incontro tra i legali della Figc e il Cda della Sampdoria.
Per La Repubblica “si complica l’ipotesi piano Barnaba, per poter rilevare il ramo sportivo della Sampdoria prima del fallimento”.
“Tecnicamente si tratta di adeguamenti rispetto al Decreto Legislativo del 12 gennaio 2019: per l’articolo 16 viene modificato il punto 6, in quanto viene aggiunto che il Presidente Federale delibera la revoca della affiliazione di una società alla Federcalcio, “in caso di liquidazione giudiziale”. Il punto 1 del terzo comma dell’articolo 52, relativo al titolo sportivo di una società a cui venga revocata l’affiliazione, stabilisce che lo stesso può essere preso solo dopo il fallimento. Pertanto come prima cosa, per assecondare il piano Barnaba, è necessario che la Sampdoria sia messa in liquidazione, con l’interruzione della composizione negoziata. Perchè ciò avvenga serve del tempo e come è noto i margini sono molto stretti, ora forse ancora di più, visto che il limite massimo per l’ottenimento della licenza per il prossimo campionato di serie B è diventato il 5 giugno e non più il 20”.
Inoltre sempre per il quotidiano genovese “la nuova società, creata apposta, pronta a ripartire dopo il fallimento, perde il paracadute e deve onorare i debiti sportivi passati (esclusi solo banche, fornitori, agenti), ma, si dice in Figc, garantire anche sui futuri”.
Crisi Sampdoria, Garrone ha parlato di 70 milioni di investimenti di Barnaba
Crisi Sampdoria, La Repubblica: futuro ad ostacoli per Barnaba…
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Non solo: “c’è anche il dubbio, sempre secondo i legali della Figc, che non possa dalla nuova società essere usato il nome Sampdoria, sino a quando non sia completato (potrebbe volerci qualche anno) l’iter fallimentare della vecchia società. Non mancano, come si capisce, gli ostacoli. Ora bisognerà capire cosa farà Barnaba a fronte di un impegno economico che si può stimare attorno agli 80 milioni”.
E a proposito dell’investimento che dovrà apportare Alessandro Barnaba riportiamo integralmente la parte dell’intervista all’ex presidente Edoardo Garrone rilasciata a Telenord.
“Secondo Edoardo Garrone che lo asseconda, il piano Barnaba (predisposto da Alessandro Barnaba di Merlyn Partners, già proprietario del Lille in Francia) costituisce, salvo clamorosi e inattesi colpi di teatro, l’unica soluzione possibile per il futuro della Sampdoria: sul tavolo, attraverso una procedura di concordato in continuità, ci sono circa 70 milioni: 35 per l’acquisizione del ramo sportivo dell’azienda Sampdoria, 35 per gli investimenti e la ripartenza dalla serie B. Il ramo sportivo (la cosiddetta good company) comprende il titolo sportivo, l’impegno a garantire il lavoro ai dipendenti di Corte Lambruschini, i debiti con gli altri club, i mutui di Bogliasco). Il ramo fallimentare (la bad company) racchiude i debiti con le banche ed il fisco. Che, sia chiaro, sono destinati comunque alla liquidazione, cioé ad andare perduti e a non essere incassati, sia che si salvi sia che non si salvi il ramo sportivo”.