Il coronavirus va combattuto, va sconfitto. Il piano Uefa per salvare il calcio prevede una programmazione anticipata per salvare il salvabile. Ecco tutte le date.
L’Europa ha lavorato per un obiettivo concreto: salvare il calcio. Le decisioni sono state prese nella giornata del 17 marzo dall’UEFA in concerto con tutte le federazioni e le leghe calcio. Il punto fondamentale riguarda la volontà di tutte le parti di concludere la stagione necessariamente entro il 30 giugno. Al vertice si è stabilita anche la creazione di due commissioni ad hoc che si occuperanno della definizione dei calendari, e delle perdite economiche. Vediamo ora insieme nel dettaglio tutte le decisioni prese dall’UEFA:
Europeo: La decisione più importante è naturalmente lo spostamento dell’Europeo al 2021. La scelta era per ovvi motivi l’unica che garantiva la possibile conclusione dei campionati in Europa. Le squadre qualificate a EURO 2020 erano già 20, e le ultime 4 avrebbero dovuto giocarsi gli spareggi. Al momento la data fissata per questi ultimi è a giugno.
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Nations League: A cascata cambia ovviamente tutto il resto. Non cambia nulla per i gironi, che restano tra settembre e novembre. Per la “final four” che si sarebbe dovuta tenere dal 4 all’ 8 giugno 2021 avrà una nuova data. Al momento si parla di marzo 2021 o marzo 2022.
Mondiale per club: Il Mondiale per club, fissato dal 17 giugno al 4 luglio 2021 in Cina, cambia data. La soluzione più probabile sembrerebbe giugno 2023, anno dispari. La Fifa considera date possibili anche fine 2021 (dura) o giugno 2022.
Perdite del sistema: Un altro tema caldo è quello delle perdite economiche. L’Uefa ha un fatturato quadriennale di oltre 15 miliardi, ma l’Europeo nel 2021 costa dai 200 ai 300 milioni in più.
Champions League ed Europa League: Per quanto riguarda la Champions sono state individuate 7 possibili date per farla ripartire. Con il 14 e il 28 aprile si manterrebbe la formula esistente, ma al momento è la data forse meno credibile. Con le altre (5, 12, 19, 26 maggio, 13 giugno) si cambierebbe la forma ad un torneo ridotto. La finale auspicata in questo caso sarebbe il 27 giugno a Istanbul. Stesso discorso per l’Europa League che però ha bisogno di una data in più, dovendo giocare tutto il ritorno e due andate degli ottavi (quelle di Roma e Inter). La finale auspicata sarebbe il 24 giugno a Danzica. Per le competizioni europee è anche possibile uno slittamento delle partite a domenica, facendo disputare le partite di campionato al mercoledì.
Situazione Italia: I campionati potranno giocarsi a metà settimana e le coppe nei week end. Le date individuate al momento sarebbero una con inizio il 14 aprile, e una con inizio il 28 aprile. Due date davvero ottimistiche, vista la situazione in Europa, e in particolare in Italia.
In questo caso chi potrebbe risentire della ristrettezza del calendario sarebbe proprio il campionato italiano, che ha ben 12 giornate da giocare ( più recuperi), mentre Premier e Bundesliga soltanto 9. Senza contare poi le coppe nazionali.
L’obiettivo dichiarato della UEFA è quello di finire la stagione entro il 30 giugno 2020. L’ emergenza si sta rapidamente espandendo a tutta l’ Europa, e al momento è impossibile stabilire con certezza date di inizio e fine.
Secondo il presidente Eca Agnelli questa è “la testimonianza di unità e collaborazione dei dirigenti nel prendere decisioni nell’ interesse del gioco”.
Sicuramente serviva un segnale forte dall’ UEFA e questo, seppur tardivamente, è arrivato. Ma ora viene il difficile.