Cessione Sampdoria, Telenord: Radrizzani e Manfredi si tengono come “socio” Ferrero. Il motivo
Dopo l’assemblea dei soci di venerdì 16 giugno, continuano le ricostruzioni su come i due manager abbiano estromesso Massimo Ferrero.
Da un lato l’anticipata conversione del prestito obbligazionario. Dall’altro alcune concessioni negoziali che avrebbero “ammorbidito” il Viperetta, disinnescando anche possibili azioni legali.
Radrizzani e Manfredi averbbero riconosciuto un debito del club blucerchiato verso Holding Max per 8 milioni di euro, oltre a 400.000 euro dovuti all’ex presidente blucerchiato a titolo di emolumenti arretrati.
Per “tenere buono” anche il fronte aperto a Roma con i concordati, i due finanzieri avrebbero anche acconsentito a tenersi Ferrero come socio di minoranza con un pacchetto del 10/20%. Pacchetto ininfluente ai fini del controllo societario, ma che sarebbe di fatto oggetto di un vero e proprio accordo preliminare di vendita/acquisto ad un prezzo determinabile ma al momento indefinito. In modo che Ferrero possa “spendere” il valore potenziale di questo credito davanti ai giudici romani del concordato Eleven Finance e di quello Farvem.
Cessione Sampdoria, Telenord: Radrizzani e Manfredi si tengono come “socio” Ferrero. Il motivo
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, Delle Monache rientra dal prestito al Pescara
Ecco quanto compare sulla pagina social dell’emittente genovese:
i nuovi proprietari hanno riconosciuto un debito da parte di Unione Calcio Sampdoria verso Sport Spettacolo Holding (di Ferrero) per circa 8 milioni. Inoltre, a Ferrero sarebbero stati riconosciuti in via transattiva circa 400 mila euro di emolumenti arretrati. Un “risarcimento” che probabilmente avrebbe riconosciuto anche l’altro pretendente alla Sampdoria, Alessandro Barnaba di Merlyn Partners.
Ma la vera mossa vincente, quella che ha determinato la differenza tra le due proposte, è il fatto di avere lasciato Ferrero socio al 10/20 % con la cosiddetta opzione put/call (un contratto attraverso il quale l’acquirente acquista un diritto ad acquistare (call option) o vendere (put option) un determinato bene ad un prezzo specifico). In tal modo Ferrero potrebbe “rivendersi” il valore potenziale al concordato romano ancora in sospeso.
Una soluzione respinta da Barnaba (che non voleva rischiare di avere Ferrero come socio, sia pure di minoranza, anche per ragioni di comunicazione e immagine, essendo la sua operazione supportata dall’ex presidente Edoardo Garrone) mentre Radrizzani e Manfredi l’hanno pragmaticamente attuata. Insieme con la conversione pre assemblea di parte del prestito obbligazionario e la diluizione del capitale azionario di Ferrero, questa è stata l’altra mossa che ha portato allo scacco matto e al cambiamento di proprietà della Sampdoria. E che conferma come Radrizzani-Manfredi, pur lontano dalla luce dei riflettori, monitorassero da tempo la situazione della Sampdoria e, anche attraverso i loro avvocati, studiassero la maniera per diventarne i legittimi proprietari.