Le regole della Serie B sono diverse da quelle della Serie A: la Sampdoria dovrà tagliare il monte ingaggi e presentare tre liste diverse per la rosa
Con la retrocessione per la Sampdoria cambieranno diverse cose. La Serie B – ovviamente – non è la Serie A e ha diverse regole differenti con cui i blucerchiati, che non giocano questo campionato dalla stagione 2011/12, dovranno fare bene bene i conti.
La prima cosa da tenere in considerazione è il monte ingaggi, che, come afferma Il Secolo XIX, non può superare i 24 milioni lordi. La Sampdoria, al momento, lo ha di circa 27 milioni e le operazioni come la rescissione di Filip Djuricic serviranno proprio a dare un taglio agli stipendi. Un’altra differenza riguarda, poi, la regolamentazione delle rose.
Sampdoria, la Serie B cambia le liste e il monte ingaggi
Sampdoria, le regole della Serie B: tre liste e monte ingaggi da 24 milioni
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Ci sono tre liste in Serie B. La prima comprende i giocatori nati entro il 31 dicembre 1999, che possono essere massimo 18, la seconda – senza limiti – i giocatori nati tra il 2000 e il 2003. Poi c’è la possibilità di inserire due “giocatori bandiera” che, indipendentemente dall’età, abbiano giocato per la squadra per almeno quattro anni consecutivi. Nella Sampdoria ci sono, tra gli altri, Manolo Gabbiadini, Fabio Quagliarella, Emil Audero, Tommaso Augello.
Altri cambiamenti riguardano, poi, la riduzione dei giocatori in distinta – da 26 a 23 – dei membri della panchina aggiuntiva – da otto a cinque – e la rinuncia alla goal line tecnology, mentre sarà presente una goal line camera.