L’addio di Filippo Mantovani ha privato il mondo della Sampdoria dell’artefice di alcuni grandi colpi come Veron e Seedorf
Con la scomparsa di Filippo Mantovani, il mondo blucerchiato piange un uomo della Sampdoria, uno degli artefici di diversi colpi di mercato importanti. Un addio prematuro quello di Filippo, che resterà per sempre legato ai colori della Sampdoria. Filippo, dopo esser stato uno dei collaboratori del fratello Enrico, diventato presidente del club nel 1993, si è trasferito in Spagna. Lì ha seguito il mercato spagnolo e sudamericano, grazie anche alla sua sviluppata rete di contatti nel mondo del calcio, prima di, un anno fa, tornare in Liguria, a Sestri Levante.
LEGGI ANCHE Sampdoria, addio Filippo Mantovani
Filippo era considerato il vero intenditore di calcio della famiglia. “Si interessava tantissimo alle squadre, ai giocatori, alla tattica e alla tecnica” ha affermato Domenico Arnuzzo. Il suo fiuto nel mercato gli ha consentito di chiudere colpi importanti come Juan Sebastian Veron. Nel 1996 Filippo chiuse la trattativa direttamente con il presidente del Boca Juniors Mauricio Macrì per 6.665.000 dollari.
Nel 1995 fu decisivo anche per l’arrivo di Clarence Seedorf dall’Ajax e di Karembeu dal Nantes. Un vero fiuto per i grandi colpi, come ricordato anche da Sven Goran Eriksson nella sua autobiografia: “Aveva una quantità incredibile di contatti”.