La crisi della Sampdoria sembra essere senza fine. Ma il problema secondo Massimiliano Lussana e la sua Puntina non è solo Andrea Pirlo…
Per me la partita sta tutta in due nomi: Andrea Pirlo e Vincenzo Vivarini.
Ma anche in altri tre nomi: Floriano Noto e la coppia Manfredi-Radrizzani.
Ma anche in altri tre nomi: Giuseppe Magalini e la coppia Legrottaglie-Andrea Mancini.
E potrei continuare anche con Andrea Fulignati e Filip Stankovic.
E proseguire ulteriormente ruolo dopo ruolo.
Dove, in ogni confronto, quelli del Catanzaro trionfano.
Con una sola categoria dove i blucerchiati sono al livello e anche superiori agli splendidi tifosi del Catanzaro: le due tifoserie sono la meraviglia di una partita comunque bella.
E i 24mila 589 spettatori, moltissimi anche quelli calabresi, non si meritano questo scempio.
Potrei parlare di Stankovic, descritto nelle ultime tre settimane come l’erede di Lev Yashin e che invece non lo è e il pasticcio di oggi con Ghilardi è qualcosa di imbarazzante, poi bissato col raddoppio degli ospiti.
Potrei parlare di Barreca che è stato superato da Brignola e Katseris per tutta la partita, come mettere una lama nel burro.
E potrei dire di Vieira, che non ha fatto nemmeno malissimo come al solito, ma quando non è riuscito a fare uno stop per tenere la palla in campo sotto la Sud ha raccontato la sua cifra tecnica.
Di Ricci ho già detto tutto e Pirlo continua a insistere a farlo giocare.
Pedrola, al netto dell’infortunio, oggi è stato nullo, anche perché fuori ruolo.
Borini ha segnato il rigore, concesso davvero con enorme magnanimità, esultando sguaiatamente come se avesse vinto la Champions, e ha sbagliato tutto il resto.
Murru ha fatto Murru.
I cinque subentrati non hanno lasciato traccia di sé.
I migliori in campo sono stati Girelli e Stojanovic e questo dice tutto.
Crisi Sampdoria, Andrea Pirlo ha le sue colpe ma la proprietà…
Crisi Sampdoria, Lussana: il problema non è solo Andrea Pirlo…
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E finora, dopo nove partite ufficiali, sono andati in distinta 38 (trentotto) giocatori, un’enormità a questo punto della stagione, ultimo della serie il centrocampista Ardijan Chilafi, classe 2004, oggi.
Ecco, credo che non serva raccontare altro per dire che questa Sampdoria è senza capo, né coda.
Ma anche senza capi: Pirlo ha le sue colpe, ma il materiale umano che ha a disposizione è pessimo e soprattutto male assortito.
Secondi su ogni palla.
Quindi, ben venga il cambio in panchina.
Ma io credo che nemmeno padre Pio in panchina possa fare miracoli con l’organico che la dirigenza doriana ha messo in campo, con un mercato universalmente ritenuto il peggiore della serie B.
A volte, più dei nomi e delle figurine del presepe, servono le idee.
E uno che le idee le ha e a me piace moltissimo e Vincenzo Vivarini, che vi racconto perché è tutto quello che manca alla Sampdoria. È dal giorno che arrivò alla Virtus Entella per sostituire Vincenzo Tedino che mi sono innamorato calcisticamente di Vincenzo Vivarini.
(…) Ne sono seguite le stagioni al Catanzaro, nelle quali Vivarini ha dimostrato tutto quello che già si intravedeva. (…) Anche perché penso che il Catanzaro sia tutto ciò che, volendo, avrebbe potuto essere la Sampdoria: la scelta di un percorso contraddistinto da uno stile di gioco e di uomini adatti. E penso anche a scelte a mio parere incredibili come quella di cedere Matteo Stoppa, un giocatore che a mio parere avrebbe potuto essere utilissimo come ha sempre giustamente detto Enrico Nicolini – un’anima divisa in due, oggi – proprio al Catanzaro, dove peraltro non sta giocando.
Insomma, vi ho raccontato tutto questo perché credo che niente come il racconto di chi è e come gioca e come vive e come pensa Vincenzo Vivarini inquadrasse la partita di oggi.
Insomma, il problema è Pirlo.
Ma se si pensa che sia solo Pirlo, il dramma continuerà.