Paolo Ziliani ha posto dieci domande a Gabriele Gravina sulla situazione della Sampdoria: che deve essere promossa altrimenti rischia il fallimento
Paolo Ziliani si è scatenato su Twitter per porre dieci domande al presidente della Figc Gabriele Gravina circa la cessione della Sampdoria. Il giornalista ha posto diversi dubbi sulla legittimità del passaggio di proprietà da Massimo Ferrero al duo composto da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che ha consentito il salvataggio del club.
Salvataggio che, nel business plan, avrebbe come condizione principale la promozione in Serie A e la salvezza l’anno prossimo:
1. Risponde al vero, oppure no, che la Sampdoria – club regolarmente iscritto dalla FIGC al campionato di Serie B – ha presentato al Tribunale di Genova un business plan che lega la transazione dei debiti tributari, il perfezionamento dell’acquisto del club da parte degli investitori e la rimodulazione dell’indebitamento verso i creditori a due requisiti: il ritorno immediato in Serie A al termine del campionato in corso e la permanenza certa in Serie A nella stagione successiva, senza di cui l’impatto negativo stimato sarebbe di 49 milioni e avrebbe effetti disastrosi?
Le domande, poi, si concentrano maggiormente sui debiti della Sampdoria. Soprattutto su quello da 49,1 milioni con l’Agenzia delle Entrate, stralciato del 65%. Con i blucerchiati che dovranno pagare 17,7 milioni:
3. Risponde al vero, oppure no, che negli accordi di ristrutturazione dei debiti del club – stimati in data 31 maggio scorso in 150 milioni e 904 mila euro -, c’è un debito verso la Agenzia delle Entrate che ammonta a 49 milioni e 100 mila euro: somma che in uno scenario di fallimento, come la mancata promozione del club in Serie A, provocherebbe un soddisfacimento pressoché nullo dei creditori privilegiati, come appunto l’Agenzia delle Entrate, SACE e MCC, come emerge dalla perizia firmata dal dottor Raffaele Marcello sul valore di liquidazione della società?
4. Risponde al vero, oppure no, che in data 7 agosto l’Agenzia delle Entrate ha dato parere favorevole allo stralcio del 65% del debito della Sampdoria che pagherà solo 17,7 milioni a fronte di un debito di 49,1 con risparmio di 31,4 milioni? E se sì, la richiesta di rateizzazione fiscale presentata dal club a dicembre 2022 in situazione già pre-fallimentare (“Se non troviamo 40 milioni, falliamo”, aveva detto il membro del CdA Panconi il 17 ottobre 2022) può essere considerata regolare?
Sampdoria, le domande di Ziliani: perché è stata salvata?
Lo sapevate? La Samp deve necessariamente essere promossa e salvarsi in A l'anno prossimo: sennò salta tutto
Dieci-domande-dieci al presidente FIGC Gravina travolto dall'ennesimo scandalo del calcio italiano col verme – Dovrebbe spiegarci, dopo non averlo fatto per la Juventus,… pic.twitter.com/mfG7lZs9kL— Paolo Ziliani (@ZZiliani) October 4, 2023
Sampdoria, le dieci domande di Ziliani: promozione e salvezza o fallimento
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Il giornalista, poi, domanda a Gravina chiarimenti sui crediti esegibili pari a 28,19 milioni in riferimento alla “Sport Spettacolo Holding”:
5. Risponde al vero, oppure no, che in riferimento alla “Sport Spettacolo Holding Srl” di Massimo Ferrero erano iscritti crediti esigibili entro il 31 dicembre dell’anno successivo (2023) pari a 28 milioni e 199 mila euro? E se sì, dato che in data 15 giugno 2023 (vigilia del CdA per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022), la “Sport Spettacolo Holding”, cioè Ferrero, ha perso la qualifica di società controllante con interruzione anticipata della tassazione di gruppo – ciò determina il fatto che le perdite rimangano in capo alla società consolidante – che ne è di questo “buco” da 28 milioni nel bilancio 2022 della Sampdoria? Non siamo di fronte a un vero e proprio falso in bilancio?
Ziliani si chiede – poi – se è vero che, se i bilanci della Sampdoria fossero stati redatti in modo veritiero, il club non avrebbe potuto iscriversi al campionato a causa dei 28 milioni di perdite. Poi la domada sui debiti con Sace, già escussi dalle banche e con tasso di interesse del 2,5 dal 2026, da pagare nel 2043.
E poi le tre domande sul perché di tutti questi favori alla Sampdoria, ammessa alla Serie B a differenza di squadre come Reggina e, in passato, del Chievo:
8. Perché, di grazia, alla Sampdoria sono stati riservati tutti questi favori ed è stata ammessa alla Serie B, mentre la Reggina, per una situazione debitoria assai meno pesante, è stata retrocessa in Serie D?
9. Risponde al vero, oppure no, che la FIGC e la sua Procura hanno fatto finta di non vedere e non sentire che il salvataggio della Sampdoria avveniva per ragioni esclusivamente “politiche” che nulla dovrebbero avere a che fare con le regole dello sport? “Abbiamo ricevuto forti pressioni per dare questo supporto – dichiarava papale papale a tv e giornali il 5 luglio scorso Gianluca Garbi, Ad di Banca Sistema -, da moltissime altre società, alcune impensabili, da vari organi politici e amministrativi nazionali e locali”. Di chi erano queste forti pressioni?
10. Perché, visto il clamore dell’ennesimo scandalo che deturpa l’immagine del calcio italiano, non indice una conferenza-stampa al fine di chiarire i diversi trattamenti usati dalla FIGC nei confronti di Juventus e Sampdoria da una parte e Reggina e Chievo dall’altra? Spiegando perchè i ladri di polli sono stati mandati chi al patibolo (il Chievo) chi al confino (la Reggina) mentre ai club di brand superiore, o addirittura extra lusso come la Juventus, è stato riservato un trattamento in guanti bianchi a dispetto di malefatte enormemente più gravi e dimostrate commesse?