Dall’agenzia Asso.Forma, accreditata presso Regione Piemonte, arriva un vademecum per usare correttamente i dispositivi di sicurezza e igiene. Servono soprattutto a chi è in prima linea a gestire l’emergenza sanitaria.
La corsa alle mascherine e la mancanza cronica di dispositivi di protezione sono fenomeni che riguardano da vicino l’Italia, ma si riscontrano anche a livello internazionale.
Di recente l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un chiaro appello. Si è raccomandata la dottoressa Maria van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’OMS: “Le mascherine servono a chi lavora in prima linea se non ne avete bisogno per favore non indossatele. Non possiamo mettere a rischio i nostri medici e infermieri. Se non avete una persona malata a casa non avete bisogno della mascherina, per favore non mettetela”.
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Da Asso.Forma, agenzia formativa accreditata presso la Regione Piemonte, arriva un vademecum per il corretto utilizzo di questi dispositivi e per sfruttarli al meglio sul nostro territorio, in attesa che le forniture siano disponibili per tutti.
Riguardo alle mascherine, dicono gli esperti di Asso.Forma, “consigliamo di utilizzarle e sceglierle secondo queste priorità:
– FFP3 (con valvola di esalazione): Ospedali – Reparti Terapia Intensiva (perché sono a contatto con pazienti certamente contagiati)
– FFP2 (con valvola di esalazione): soccorritori (perché sono a contatto con persone e/o pazienti potenzialmente contagiati)
– FFP2 (SENZA valvola): Forze dell’Ordine solo in caso di emergenza ed ausilio a soccorritori (perché devono essere protetti ma non rischiare di contagiarsi tra di loro)
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FFP2 (SENZA valvola): medici di famiglia e guardie mediche. In alternativa con valvola (ma ricordiamo che la valvola è di aiuto a chi è costretto ad utilizzarla a lungo tempo in presenza di paziente potenzialmente malato; i medici potranno abbinare la mascherina chirurgica sopra alla mascherina FFP2 con valvola per limitare la diffusione della loro esalazione dalla valvola.
Le mascherine chirurgiche o fatte in casa, evidenzia Asso.Forma, “devono essere usate da tutta la popolazione circolante (ma, salvo casi di necessità, occorre restare a casa), tutte le persone che lavorano o sono costrette a lavorare, le stesse Forze dell’Ordine, gli uffici aperti al pubblico, gli addetti alla vendita di alimentari ed, in ogni caso, tutte le persone o lavoratori in circolazione.
L’ente avvisa: “Per gli addetti all’ospedale, infermieri e/o gli stessi medici, quando non in reparto, si potrebbe consigliare di usare le chirurgiche (oppure se disponibili le FFP2 o FFP3 ma senza valvola o con aggiunta della MASCHERINA chirurgica davanti alla VALVOLA) per limitare al massimo la diffusione del contagio”.
Asso.Forma sottolinea che è importante sapere che dalla valvola della mascherina fuoriescono le esalazioni (che equivale a DIFFONDERE il possibile contagio, è come non averle). Pertanto, secondo l’ente, “sono assolutamente sconsigliate per la popolazione: ci contamineremmo uno con l’altro. Sono sconsigliate anche per le Forze dell’Ordine che sono costrette ad un contatto ravvicinato tra colleghi, si contaminerebbero l’uno con l’altro. Sono sconsigliate anche per tutti i reparti di alimentari o banchi del fresco. Sconsigliate a Uffici aperti al pubblico, si contaminerebbero uno con l’altro tra colleghi”.
Chi, invece, deve avere le FFP2 ed FFP3 CON VALVOLA? Ospedali Reparti TERAPIA INTENSIVA ed INFETTIVOLOGIA, soccorritori 118, Croce Verde, Croce Rossa o assimilati. (Si presume che queste categorie avranno contatti con persone o pazienti certamente contagiati) devono fare sforzi e/o devono tenerle per lungo tempo.
Chi deve avere le FFP2 ed FFP3 SENZA valvola: le Forze dell’Ordine, che devono usarle solo ed esclusivamente per interventi di emergenza o interventi in assistenza ai soccorritori, in abbinamento a occhiali e guanti monouso.
Quindi secondo Asso.Forma: “La cittadinanza NON deve usare le mascherine con valvola perché possono diffondere il contagio”.