L’ex Sampdoria Junior Tavares è tornato a parlare a Globo dopo l’operazione al cervello per togliere il tumore. L’ex blucerchiato ora vuole pensare a riprendersi ma con la speranza di tornare a giocare.
Con la maglia della Sampdoria, Junior Tavares ha giocato nella stagione 2018-2019 collezionando soltanto tre presenze in prestito dal San Paolo.
Ma il suo nome non può non essere ricordato soprattutto per via della brutta malattia che lo ha colpito, un tumore al cervello.
Sampdoria, Junior Tavares svuota il sacco
Ex Sampdoria, Junior Tavares sicuro di tornare a giocare. Le parole
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In merito all’operazione che ha subito, Junior Tavares è tornato a parlare al quotidiano brasiliano Globo, in una lunga intervista dove ha raccontato il suo calvario e la sua voglia di essere ottimista:
Avevo già dei lampi nella vista, si stava oscurando un po’ e avevo molto mal di testa. C’era una partita, non ricordo quale, dove mi hanno dato una testata che mi ha dato fastidio. Volevo allenarmi e giocare, ma il dolore è peggiorato finché non ho parlato con lo staff fisioterapico e i medici. Mi chiesero di fare degli esami e fu allora che scoprirono che avevo un tumore al cervello
Junior Tavares nonostante tutto non ha mai smesso di essere positivo anche se tutti erano in lacrime lui ha sempre pensato positivo:
Fu uno shock in quel momento. Ovunque vada, voglio mettere un sorriso sui volti delle persone. Quando i medici vennero a raccontarmi la situazione, molti cominciarono a piangere. Ma sono rimasto calmo nella stanza e ho detto che era nelle mani di Dio. Ho detto che sarebbe andato tutto bene. In nessun momento ho pensato che qualcosa sarebbe andato storto, ho sempre pensato positivamente
I primi tempi dopo la diagnosi Tavares ha tenuto nascosta la notizia del tumore ai suoi compagni: “Nessuno sapeva. Non volevo dirlo a nessuno nel club perché sono un ragazzo amato e sapevo quale sarebbe stata la reazione. Sono sempre stato contento, cambiavo sempre l’atmosfera nello spogliatoio. Alcuni compagni però hanno avvertito un cambiamento nel mio umore, ma non volevo portare questa preoccupazione alla squadra. Quando è uscita la notizia tutti mi hanno chiamato e mi hanno cercato.”
Il 13 settembre scorso i dolori alla testa sono diventati insostenibili e Junior Tavares è stato ricoverato e la sua malattia è diventata pubblica. Una notizia che ha toccato nel profondo molti tifosi, al punto che i fans del Guaranì e del Ponte Preta hanno raccolto circa 14,5mila Reis per il giocatore, cifra che la famiglia ha poi devoluto in beneficenza al Centro Infantile Boldrini di Campinas:
“All’inizio non sapevo della campagna perché non avevo portato il cellulare in ospedale. La mia famiglia ha detto che c’era un movimento tra i tifosi Guarani e Ponte Preta per aiutarmi. Li ringrazio”.
Ora inizia la parte del riabilitazione e della ripresa ma Junior ha un solo obbiettivo:
Ora mi sento bene, la mia testa sta bene. Adesso penso a me stesso come persona, il calciatore è in secondo piano. Ho ancora la speranza di tornare in campo, ma bisogna aspettare. Ho parlato con il medico che ha eseguito il mio intervento chirurgico. Mi ha detto che è andato tutto bene. È un processo lungo, ma ora voglio pensare alla mia guarigione. Poi penserò al calcio. Sono convinto che andrà tutto bene e che tornerò in campo