Il piano di ristrutturazione della Sampdoria ha accolto grandi percentuali di adesione tra le sette categorie in cui sono stati suddivisi i creditori
Il Tribunale di Genova ha dato il suo ok: il piano di ristrutturazione del debito presentato dalla Sampdoria è stato omologato. La notizia è molto importante per Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che possono, così, dare il via alla seconda fase del loro processo di rilancio del club.
Come comunicato dalla Sampdoria, l’adesione totale è stata del 75% dell’ammontare complessivo del debito, che è stato ridotto di oltre il 50%. Si è passati, infatti, da circa 135 milioni di debiti a 45, con uno stralcio intorno ai 90 milioni. Il Secolo XIX, poi, ha rivelato le singole percentuali di adesione delle sette categorie in cui sono stati divisi i creditori.
Sampdoria, grandi adesioni al piano di ristrutturazione
Sampdoria, piano di ristrutturazione: le percentuali di adesione
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Hanno aderito il 96% dei chirografari (creditori che non sono assistiti da cause di prelazione ed in quanto tali, concorrono tra di loro in condizione di eguaglianza), tranne Banca Progetto, poi il 95% dei privilegiati Sace, il 100% degli ipotecari, l’82% dei non finanziari (procuratori) che tanti problemi avevano creato, il 79% dei fornitori chirografari, il 95% dei privilegiati, il 93% dei fornitori strategici di Bogliasco.
Un bel successo sia per Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che si sono esposti, ma anche per il precedente Cda. Non bisogna, infatti, dimenticare il grandissimo lavoro fatto da Gianni Panconi, Alberto Bosco, Marco Lanna e Antonio Romei nei momenti difficili della scorsa stagione e fino all’arrivo dei due azionisti.