I giocatori della Sampdoria positivi al Coronavirus stanno vivendo giorni difficili, dopo oltre 30 giorni di isolamento
La situazione in casa Sampdoria comincia a farsi pesante per i giocatori risultati positivi al Coronavirus. Dopo 31 giorni di quarantena, infatti, la pazienza di alcuni giocatori, magari soli e lontani dalle famiglie, sta raggiungendo il limite. Dopo le positività riscontrare tra il 12 e il 13 marzo, infatti, la società sperava di risolvere la questione dopo le prime due settimane. Così non è stato.
I vari Ekdal, La Gumina, Gabbiadini, Bereszynski non hanno ancora potuto fare il tampone per confermare la negatività e la guarigione alla malattia e, quindi, sono ancora chiusi in casa e lo saranno anche dopo Pasqua. Oltre 30 giorni di isolamento totale quindi. Se Gabbiadini e Bereszysnki possono, però, godersi almeno le proprie famiglie, lo stesso non possono fare Ekdal e La Gumina.
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Lo svedese ha moglie e figlia in Svezia, dove non può tornare per evitare altri 14 giorni di isolamento lì e altri quattordici al ritorno a Genova. Stessa sorte per La Gumina che vorrebbe raggiungere a Palermo la moglie che partorirà a breve, ma non può. Al problema di un’eventuale doppia quarantena si aggiunge anche il fatto che ci sono possibilità che la Sampdoria possa richiamare i due per iniziare gli allenamenti i primi di maggio.