L’ emergenza coronavirus ha paralizzato da oltre un mese tutto il mondo dello sport. Ma ci sono le eccezioni. In Bielorussia infatti sin dallo scoppio dell’emergenza si continua ancora a giocare, mentre a Taiwan il campionato è riiniziato proprio nel giorno di Pasqua.
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Il 12 aprile infatti nell’Isola di Taipei che ha sconfitto il virus è ricominciata la Taiwan Football Premier League, alle 10 ora italiana. Tutte le 8 squadre della Prima Divisione in campo contemporaneamente, mentre nella giornata precedente sono ripartiti anche la Serie B e il campionato femminile. La prima giornata del massimo campionato taiwanese, disputata interamente a porte aperte, ha visto la vittoria dei quotati Hang Yuen e Taiwan Steel rispettivamente per 4-0 e 2-4. Vincono anche il Taichung per 2-1 e il Taipower per 2-3.
Ad oggi il campionato più interessante del panorama calcistico mondiale rimane senz’altro quello bielorusso dal nome quasi impronunciabile, Vyšėjšaja Liha. Qui in realtà lo sport non si è mai fermato. Come afferma anche una vecchia conoscenza del calcio italiano Llullaku: “Qui non si parla tanto di coronavirus. Stiamo continuando il campionato come se nulla fosse, addirittura con qualche contagiato positivo nelle squadre. Le partite sono addirittura a porte aperte, ma per fortuna molti tifosi decidono di disertare”.
Nel frattempo l’OMS ha chiesto alla Bielorussia di interrompere il massimo campionato, e di cercare di evitare assembramenti. L’ appello è stato fatto a Minsk dal dottor Patrick O’ Connor, membro della task force dell’Organizzazione Mondiale della Sanità recatosi nell’ex repubblica sovietica per verificare di persona la situazione creatosi.