Genovese DOC, da nove anni fa parte delle giovanili della Sampdoria. Ora Matteo Raspa è un punto fermo della formazione Primavera di Marcello Cottafava col sogno di arrivare in prima squadra, di ripercorrere la storia di Christian Puggioni.
Un genovese tra i pali della Sampdoria, si potrebbe dire sulle orme di Christian Puggioni che riusci a realizzare il suo sogno. Le premesse ci sono tutte per Matteo Raspa, portiere classe 2001 della Primavera blucerchiata e vero e proprio punto fermo della squadra di Marcello Cottafava. La sua carriera in blucerchiato inzia nel 2011, quando dalla Bolzanetese si trasferisce in blucerchiato ritagliandosi piano, piano il suo posto da titolare.
Il salto di qualità non lo ha spaventato e, lavorando sodo, ormai si è affermato come il titolarissimo della formazione alla quale si è unito nel 2018 agli ordini dell’allora mister Pavan. In questa stagione, con Cottafava, grazie anche alle sue buone prestazioni, la squadra stava lottando per un posto in zona playoff, prima dello stop forzato.
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Il talento di sicuro non gli manca e questo gli ha dato anche la possibilità di guadagnarsi la maglia delle nazionali giovanili: prima con l’Under 15, con cui ha esordito, poi con la chiamata in Under 16. Intanto la gioia più grande per lui è arrivata il 28 settembre del 2019: quel giorno allo stadio Luigi Ferraris andava in scena Sampdoria-Inter (terminata 1-3) e in panchina, tra le file blucerchiate, c’era proprio Matteo Raspa. il terzo portiere blucerchiato, Andreas Seculin, si era infortunato e Di Francesco, ancora alla guida della Samp, lo aveva chiamato per sostituirlo.
Quel primo assaggio di Serie A non lo dimenticherà mai Matteo, che a soli diciotto anni ha già avuto modo di dimostrare di essere uno dei prospetti futuri più interessanti del nostro calcio e in particolare delle giovanili blucerchiate.