Il presidente del Pordenone Mauro Lovisa ha annunciato di aver ritirato la proposta di concordato per il Pordenone: club verso il fallimento
Il presidente Mauro Lovisa si è arreso. C’è una svolta nella vicenda del Pordenone Calcio che lo scorso 22 giugno aveva ottenuto dal Tribunale la possibilità di salvarsi dal fallimento con il termine di 60 giugno fissato ai fini del deposito, a cura della società debitrice, della proposta di concordato preventivo.
Lo stesso Tribunale aveva nominato commissario giudiziale l’avvocato Gianluca Vidal, già trustee della Sampdoria, che si era occupato degli affari della famiglia di Massimo Ferrero. Il presidente del Pordenone, però, ha revocato la proposta di concordato preventivo e il club, non più tardi di mercoledì 1 novembre o giovedì 2, sarà dichiarato fallito.
Fallimento Pordenone, niente concordato: il comunicato di Lovisa
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Il patron Mauro Lovisa ha diffuso un comunicato in cui spiega i motivi della scelta di ritirare la proposta e portare il Pordenone verso la liquidazione giudiziale. Il presidente parla di momenti di sconforto:
In questi difficili mesi, venuta meno la possibilità di mantenere la presenza del Pordenone calcio in serie D o almeno nel campionato di Eccellenza, dopo che malamente si era persa sul campo la possibilità di tornare in serie B, si sono alternati nel mio animo momenti di amarezza e da ultimo di sconforto.
Lovisa prosegue facendo riferimento alle scadenza per l’iscrizione ai campionati, parlando anche delle responsabilità dei giocatori. Che, se avessero agito in modo diverso, avrebbero determinato – forse – un altro epilogo della vicenda. Il Pordenone, intanto, si è iscritto ai campionati giovanili:
Se l’iniziativa, peraltro legittima, della Procura della Repubblica non si fosse incrociata con le scadenze per l’iscrizione ai campionati e se i calciatori tesserati avessero manifestato per tempo l’adesione alla proposta che avevo formulato per la definizione della Ioro posizione, forse l’epilogo sarebbe stato diverso.
Mettendo davanti ad altri interessi quelli del soddisfacimento dei creditori e del mantenimento del titolo sportivo, ho iscritto la società ai campionati giovanili ed ho insistito con gli avvocati Roberto Casucci, Bruno ed Antonio Malattia per valutare la praticabilità di una procedura di concordato preventivo in continuità.
Infine le scuse di Lovisa agli avvocati e la conferma del ritiro della domanda di concordato:
A fronte di questi miei impegni, della mia volontà di trovare una composizione il più possibile soddisfacente per tutti, si è scatenata una campagna di ostracismo e di disprezzo nei miei confronti spesso con inviti, affissi in varie parti della città, a sbarazzarsi di Lovisa.
Non posso più sopportare dileggio ed offese. Mi sono deciso, pertanto, a chiedere ai legali, scusandomi con loro, di rinunciare alla domanda di concordato.