Amedeo Baldari non è solo il medico sociale della Sampdoria. E’ un blucerchiato vero, un combattente. Un simbolo per i tifosi e per tutta la squadra.
E’ difficile in questi tempi di coronavirus raccontare una storia senza scadere nella retorica scontata degli eroi. E allora partiamo delle notizie, quelle buone, che di questi tempi scarseggiano e alle quali vogliamo aggrapparci per avere un po’ di serenità.
Il Doc Amedeo Baldari è guarito dal covid-19. L’ha comunicato lui stesso, utilizzando la sua pagina Facebook: “Due tamponi negativi, anticorpi prodotti, festeggio con tutti voi che mi siete stati vicino in tutti questi giorni!! Grazie ai colleghi, agli infermieri e a chi mi ha supportato (e sopportato)”.
Già, perchè in tanti avevano fatto sentire al dott. Baldari la loro vicinanza, sin da quando si era saputo che era uno dei 9 tesserati blucerchiati ad aver contratto il virus. Le prime buone notizie un mese fa, quando il Doc veniva dimesso dall’ospedale per proseguire le cure a casa. E adesso, finalmente, la fine di un incubo.
Il Doc è un guerriero, come hanno scritto i ragazzi della Sud poco più di un anno fa, quando il dott. Baldari aveva dovuto sottoporsi alle cure per affrontare un’altra malattia, per fortuna sconfitta.
LEGGI ANCHE Sampdoria, Ronaldo Vieira e il Coronavirus
Amedeo Baldari è alla Sampdoria da una vita: riveste l’incarico è medico sociale dal 1995, quando prese il posto del suo maestro Prof. Chiapuzzo, recentemente scomparso.
Ma il Doc non è solo un professionista. Rappresenta l’emblema della sampdorianità, con il suo baffo elegante sfoggiato sia con la tuta ma più spesso in giacca e cravatta. Il Doc Baldari è spunta praticamente in tutte le foto di esultanza dei goal, specie se sono importanti.
Ma non solo. Sono tantissimi gli ex blucerchiati che hanno mantenuto un legame d’affetto con il Megu blucerchiato:solo per citarne alcuni, Christian Puggioni, Emiliano Viviano e Nenad Krsticic, che ha sconfitto un linfoma anche grazie al dott. Baldari.
Siamo felici che anche questa battaglia l’hai vinta Doc…anzi, l’abbiamo vinta, perchè sei uno di noi.