Nora Heroum, mezzala della Sampdoria Women, ha raccontato il cambio di ruolo voluto da Mango e cosa ha in mente di fare dopo aver smesso…
Nora Heroum è arrivata alla Sampdoria Women dopo i trascorsi italiani a Milan, Lazio e Parma. E’ stata il primo acquisto estivo, venuta a Genova grazie al lavoro di Salvatore Mango e del direttore Palmieri, che l’hanno convinta ad accettare il blucerchiato. Proprio Mango, poi, le ha cambiato nuovamente il ruolo.
Il tecnico, come racconta Heroum al Secolo XIX, l’ha ri-spostata dalla difesa al centrocampo dopo che, al Milan, le era stato arretrato il raggio d’azione:
Ho sempre giocato in mezzo, sono passata in difesa al Milan. Mango dopo i primi allenamenti mi ha detto: “Ma tu non sei difensore, sei mezzala”. E io: “È vero mister”. Mi ha rimesso lì e mi sono scambiata di ruolo con Cecilia Re, che è arretrata. Credo nella salvezza: cresciamo ogni giorno. Con Mango c’è un bel feeling: si fa in quattro per noi.
Sampdoria Women, Nora Heroum sa già cosa fare in futuro…
Sampdoria, Nora Heroum: la laurea e l’arrivo a Genova grazie a Mango e Palmieri
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Le abilità di Nora Heroum, poi, si sono viste anche nel suo percorso accademico. Con una laurea in Business e Sport Management e, in seguito, all’ammissione al master Uefa per diventare una dirigente di livello europeo. In futuro Nora vuole rimanere nel movimento femminile, per aiutarlo a crescere:
Mi sono laureata in Business e Sport Management e poi ho avuto l’onore di essere ammessa a un master Uefa per diventare dirigente sportivo a livello europeo. L’idea è creare manager che siano stati atleti e la trovo giusta. Servono più sportivi e più donne nei ruoli che contano nello sport perché ce ne sono poche. Quando smetterò voglio restare nel calcio femminile per aiutarlo a crescere, c’è gran potenzialità, vedo progressi ma tanti miglioramenti da fare. Le donne devono sempre dimostrare qualcosa in più degli uomini, per noi è più dura restare nel calcio a fine carriera.
Un movimento in cui diminuire il divario con quello maschile e per cui bisogna attuare politiche diverse di valorizzazione del brand. Con il supporto dei tifosi e con un coinvolgimento sempre maggiore del pubblico:
Spesso si parla di diminuire il divario col calcio maschile ma io credo sia importante anche capire le peculiarità del football femminile, valorizzarlo come un brand diverso. Guardate i tifosi: anche in Finlandia, dove il calcio femminile è molto seguito, sugli spalti ci sono soprattutto famiglie e bimbi, devi proporre un qualcosa che sia adatto a loro.