Qualcosa nel meccanismo sembra essersi inceppato. La serie fortunata di cessioni in difesa, con conseguente plusvalenza a bilancio quest’anno rischia di non concretizzarsi. I vari Mustafi, Skriniar, Andersen hanno fruttato grosse somme di denaro nelle casse blucerchiate. Partendo dagli 8 milioni (più 2 di bonus e 10% futura rivendita) del tedesco, ai 30 milioni del centrale dell’Inter fino ai 20 milioni (più bonus) per il danese.
Proprio nel giorno del 27esimo compleanno del centrale dell’Arsenal, cerchiamo di capire se anche quest’anno la plusvalenza della Sampdoria arriverà dalla coppia di centrali…
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Plusvalenze che sono avvenute progressivamente quasi da un anno all’altro ma che potrebbero non arrivare. I ‘sostituti’ acquistati non sembrano rispettare le aspettative. Sia Colley che Chabot oggi sicuramente non possono regalare milioni di euro. Neppure Alex Ferrari al momento, nonostante sia comunque in crescita rispetto alla stagione precedente, può far sorridere il bilancio.
Il gambiano ha illuso tutti. Quasi straordinario con Giampaolo, distratto e pieno di difetti con Di Francesco e Ranieri. Discorso diverso per Chabot. Tutti i suoi predecessori hanno avuto una stagione di apprendistato. Lui no. E’ stato gettato in campo, buttato nella mischia nel casino più generale. Difficile uscirne a testa alta.
L’unico in grado di reggere la pressione quando la Sampdoria doveva salvarsi fu Romagnoli. Non è detto che i vari Skriniar e Andersen sarebbero riusciti ad emergere con una squadra sull’orlo della retrocessione.
L’unico ad avere convinto è Tonelli. Yoshida? Il giudizio deve per forza essere rinviato. Certamente si parla di due difensori solidi e di esperienza, ma che sicuramente, vista l’età, non possono essere considerati come due future ricche plusvalenze.
Le cause di questo allentamento sono sicuramente di diverse motivazioni. Basti pensare che la stagione scorsa il capo osservatore Riccardo Pecini, ovvero l’uomo a cui si riconosce il merito di aver scovato talenti come Mustafi appunto, Skriniar, Andersen, Torreira, Schick, e il lontanissimo Icardi era all’Empoli.
Una cosa è certa: nell’ ultima parte di stagione ci sarà bisogno di tutti. Sperando che questo possa essere di auspicio per una riscoperta dei loro talenti nascosti.