Moviola del Club, Sampdoria-Spezia: Giua non é da serie B. L’arbitro sardo è un disastro
SAMPDORIA – Spezia (Venerdì 24 Novembre 2023 – 14ª giornata)
Arbitro: GIUA Antonio (Sezione Olbia)
Assistenti: MONDIN Luca (Treviso) – CAVALLINA Alex (Parma)
IV: GALIPÒ Simone (Firenze)
VAR: VALERI Paolo (Roma2) – AVAR: MIELE
Giampiero (Nola)
Prestazione ampiamente insufficiente sotto tutti i punti di vista: tecnico (diversi gli episodi valutati in maniera errata), disciplinare (gestione ed uniformità dei cartellini pessima) e di collaborazione con assistenti e VAR (resta un mistero la mancata valutazione del potenziale calcio di rigore a fine primo tempo). VOTO: 3
Primo tempo Sampdoria-Spezia
Prima frazione che si apre subito con un’ammonizione ai danni di Yepes per l’intervento falloso su Cassata al limite dell’area di rigore blucerchiata. Manca totalmente l’opera di prevenzione (dato il minutaggio e tenuto conto di un intervento analogo, non sanzionato a livello disciplinare, da parte dello stesso Cassata poco prima).
Al 12’ vantaggio Samp con Depaoli, bravo ad anticipare Bertola. Bene nella circostanza la valutazione del primo assistente Mondin che rileva la posizione avanzata rispetto al marcatore di Depaoli che risulta però tenuto “in gioco” per la posizione arretrata del terzino destro spezzino (Amian) che, sulla fascia opposta, rimane statico e più arretrato rispetto a Depaoli.
Dopo il rapido pareggio dello Spezia, al 22’ altro fallo di Cassata “impunito” a livello disciplinare. La trattenuta a centrocampo su Depaoli sarebbe ampiamente meritevole di cartellino (anche in considerazione del metro di giudizio adottato sul primo giallo) ma Giua sorvola nuovamente.
Solo al 35’, al terzo fallo ripetuto dall’ex centrocampista genoano (circostanza minata anche dal direttore di gara), giunge l’ammonizione per Cassata.
Nel recupero, potenziale calcio di rigore in favore della Samp liquidato con una velocità disarmante. Il potenziale fallo di mano di Bertola con il pallone all’interno dell’area spezzina viene giudicato regolare da Giua sul campo (ampi cenni ad indicare la liceità del contatto) . Ancor peggio è la mancata revisione VAR che non viene neppure suggerita dalla sala di Lissone. Giua che frettolosamente decreta la fine del primo tempo per mettere la parola fine sull’episodio.
Nel tragitto verso gli spogliatoi, con Pirlo che si avvicina al direttore di gara per una richiesta di chiarimenti (dalle immagini e dalle dichiarazioni del tecnico, in modo non provocatorio e/o concitato): immediata l’espulsione dell’allenatore blucerchiato a cui viene negato sul nascere un potenziale confronto sull’episodio di qualche istante prima in area avversaria.
Secondo tempo Sampdoria-Spezia
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La ripresa si apre con un altro episodio negativo a livello di valutazioni tecnico/disciplinare. Al limite dell’area spezzina, Verre viene agganciato ed atterrato da Kouda ma per Giua è tutto regolare. Non può intervenire il VAR in quanto l’episodio avviene al di fuori dell’area e pertanto sia il fallo sia la potenziale ammonizione che sarebbe scaturita restano solo negli occhi e nella testa di noi, semplici spettatori.
Due minuti più tardi (50’) viene invece ammonito Ghilardi, per un contatto veniale con Moro in prossimità del limite dell’area (analogo al giallo di Yepes della prima frazione).
Al 57’ dapprima lo Spezia reclama un calcio di rigore per il contatto Moro/Ghilardi in area Samp (ma è l’attaccante aquilotto a commettere fallo sul difensore). Sugli sviluppi, ammonizione per l’intervento da tergo di Salvatore Esposito ai danni di Borini a centrocampo.
Al 66’ continua la serata di magnanimità verso Cassata che, già ammonito, trattiene Depaoli in fase di ripartenza.
Con la Samp nuovamente avanti dal 77’ lo Spezia si lancia muscoli ed agonismo alla ricerca del pareggio: ne nasce un finale di partita frammentato ed elettrico, anche a livello disciplinare.
Al 88’ Zurkowski interviene in ritardo in scivolate su Delle Monache davanti alla panchina blucerchiata. Ammonizione che giunge con qualche indecisione di troppo, accendendo gli animi dei componenti dalla panchina. In pieno recupero, gli strascichi dell’episodio, portano ad un parapiglia in cui Conti (in panchina) ed Amian vengono ammoniti per il diverbio che genera un capannello, placato con qualche difficoltà dall’arbitro.
A tempo quasi scaduto c’è ancora tempo per l’ammonizione (ben spesa) di Facundo Gonzales che placca la potenziale ripartenza in contropiede degli avversari.