La Sampdoria Women punta a fare i punti per la salvezza anche contro l’Inter: Aurora De Rita non si pone limiti per la sfida del 9 dicembre
La Sampdoria Women non sta passando un grande periodo. Le blucerchiate di Salvatore Mango vengono da due sconfitte nelle ultime tre partite, con l’ultimo pesante k.o. in casa per 4-0 contro il Sassuolo. Già contro l’Inter, quarta in classifica, vogliono cambiare marcia.
All’edizione genovese de La Repubblica ha parlato Aurora De Rita, difensore classe 1999, autrice del primo goal stagionale nella vittoria a Napoli del 14 ottobre. De Rita ha parlato dell’esultanza “alla Cantona” sfoderata in quella circostanza:
Mi era rimasto il colletto sollevato prima della partita e il fisioterapista Simone mi aveva chiesto di esultare così. Ha portato bene. La rete perfetta è cross mio o di Oliviero e inserimento vincente dell’altra. Troppo bello.
Questa Sampdoria, costruita in fretta per le note vicende legate alla possibile mancata iscrizione al campionato, ha grande cuore e vuole dimostrare di valere più dei sette punti in classifica. Merito anche di Palmieri e di come ha costruito la rosa:
Palmieri ha formato una grande famiglia, con giocatrici, staff e settore sanitario. Si sta bene, una squadra perfetta, tutte positive, ridiamo quando c’è da scherzare, ma siamo anche molto determinate. Aspettiamo il ritorno a Genova, la sfida a Marassi con il Como resta una grande emozione.
Sampdoria Women, l’obiettivo di Aurora De Rita
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Contro l’Inter, che ha 16 punti, non sarà facile, ma le ragazze di Salvatore Mango non partono battute. Servono punti per la salvezza, da ottenere anche all’Arena di Milano il 9 dicembre:
Non ci sentiamo mai battute. Il calcio è fatto da episodi, si è visto contro la Fiorentina. Servono punti, vogliamo centrare la salvezza senza soffrire come lo scorso anno.
A chi si ispira Aurora De Rita?
Sergio Ramos, mix di personalità, qualità, istinto. Arrivare prima sulla palla è una voglia che sento dentro. Il calcio è cambiato, il terzino è quasi un centrocampista, mi piace questo ruolo, ma la sfida diretta resta un’emozione unica.