Caso Paul Pogba, niente patteggiamento la procura antidoping chiede 4 anni di squalifica e la Juventus pensa alla risoluzione.
Niente patteggiamento per Paul Pogba, come si era vociferato negli ultimi giorni, per il francese della Juventus, trovato positivo al testosterone sintetico nel controllo effettuato dal laboratorio antidoping di Roma dopo Udinese-Juventus, giocata lo scorso 20 agosto.
Sospeso in via cautelare il 12 settembre, il centrocampista bianconero era risultato positivo anche alle controanalisi i cui risultati si sono avuti il 6 ottobre. La richiesta di quattro anni corrisponde alla sanzione prevista per doping nel caso non ci sia patteggiamento: a quanto pare il giocatore avrebbe rifiutato quello che lo avrebbe allontanato dai campi per due anni. Pogba andrà quindi a processo davanti al Tribunale nazionale antidoping.
Juventus, se confermata la squalifica a Paul Pogba cosa succederà?
Caso Paul Pogba, chiesti 4 anni di squalifica. E la Juventus…
LEGGI ANCHE Sampdoria, da Lecco dubbi sulla designazione Var. Il motivo
La notizia alla Continassa è arrivata in mattinata, la Juventus è stata avvertita della richiesta di 4 anni di squalifica della Procura antidoping per Paul Pogba poco prima che la cosa diventasse di dominio pubblico. Non che ci si aspettasse nulla di diverso, e in ogni caso la durata dello stop non influirà sulle scelte della Juventus.
La linea bianconera è chiara: nessuna decisione verrà presa fino a quando non verrà emessa la sentenza di primo grado, poi in base all’entità della squalifica la dirigenza si confronterà con l’entourage del giocatore per muoversi d’intesa. Ormai la strada verso l’addio sembra tracciata, a meno che alla fine del procedimento non arrivi una (molto improbabile) squalifica di pochi mesi.
In caso contrario la Juventus è intenzionata a liberarsi dal fardello dei 9 milioni di euro netti annui (bonus esclusi) che dovrebbe pagare al Polpo fino al 2026. Vorrebbe farlo però non in maniera traumatica, ma trovando un accordo con il giocatore. Ecco perché la strada più probabile pare la risoluzione consensuale, che consentirebbe al club di risparmiare una trentina di milioni.