Fabio Quagliarella ha salutato i suoi tifosi – La Sud – in occasione di Sampdoria-Lecco: presto vuole essere tra loro per vedere una partita
Dopo sei mesi dal suo addio, il 9 dicembre Fabio Quagliarella ha potuto salutare nel modo migliore i suoi tifosi. Matteo Manfredi lo ha invitato al Luigi Ferraris in occasione di Sampdoria-Lecco per ottenere l’applauso e l’omaggio del popolo blucerchiato e de La Sud, che già dopo l’addio al calcio gli aveva dedicato uno striscione.
Quagliarella voleva salutare come si deve un pubblico che ha potuto gioire con lui 106 volte in un totale di otto anni e mezzo. Un saluto a cui si è unita anche la tifoseria del Lecco:
La Sud mi aveva già dedicato uno striscione super dopo l’addio al calcio. Salutare da vicino i tifosi è stato bello, ci tenevo io e pure loro. Un altro pomeriggio di passione. Calpesti il prato e ti dici “allora è finita davvero”. Ringrazio pure i tifosi del Lecco per gli applausi.
Sampdoria, i goal “alla Quagliarella” marchio di fabbrica
Sampdoria, Fabio Quagliarella: prima o poi vedrò una partita in Sud…
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La Sud gli ha cantato “c’è solo un capitano”. Un coro tanto bello, quanto inatteso per Quagliarella che, nel giro di campo, rivedeva e sue esultanze, i suoi goal e le sensazioni provate quando il Ferraris impazziva per le sue magie:
Coro inaspettato, piacere enorme considerando i capitani avuti dalla Samp. A Marassi ho provato sensazioni che terrò per sempre in me. Camminavo sotto la Sud e rivedevo i goal fatti, le esultanze insieme, momento forte. Prima o poi vedrò una partita lì, in Sud.
A Genova, poi, s è specializzato nei goal impossibili, i goal “alla Quagliarella”. Sono stati il suo marchio di fabbrica, ma sicuramente con la maglia blucerchiata ne ha fatti molti, merito anche di un feeling nato fin da subito con il pubblico:
Feeling incredibile. A Marassi le gradinate attaccate mi davano la sensazione che la porta fosse più vicina, ci provavo di più. E se i tifosi si fidano di te, giochi meglio. Ma una delle cose di cui sono più orgoglioso è di aver fatto ottime cose in tutti club in cui ho giocato, adattandomi sempre. La Samp mi ha messo in condizioni di rendere al top, come il prodotto più pregiato in una vetrina di una bella boutique.
E i cinque goal più belli?
Il gol da centrocampo al Chievo. La rovesciata alla Reggina, mi chiedono tutti come ho fatto a non cadere. A Marassi i gol di tacco a Napoli e Chievo. E un gol al Brescia, lancio di Jankto, stop e pallonetto millimetrico col portiere di poco fuori dalla porta: possibilità di fallire del 99,9%.