Le mascherine anche nel calcio possono arginare il contagio da coronavirus. L’MLS ha deciso di intraprendere questa iniziativa benefica.
Tutto il mondo attende ormai con ansia la scoperta di un vaccino in grado di fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’ attesa però si prospetta ancora molto lunga, e nel frattempo l’unico strumento in nostro possesso sono le mascherine di protezione personale. L’MLS ha perciò deciso di giocare un ruolo primario nella lotta al Covid-19.
La Lega a stelle e strisce ha infatti annunciato la produzione di mascherine con i loghi delle franchigie di MLS. Stessa cosa è successo nell’NBA e WNBA. Queste saranno in vendita sugli store americani ed i proventi saranno interamente devoluti in beneficenza a diverse associazioni.
LEGGI ANCHE Gli altri campionati in Europa in tempi di coronavirus…
Questa iniziativa è stata prontamente accolta anche nel calcio, dove dapprima Stati Uniti e successivamente anche Germania hanno messo in vendita le mascherine della squadra del cuore, i cui ricavati saranno esclusivamente a scopo benefico.
Sicuramente un’ iniziativa lodevole, che probabilmente andrebbe emulata anche nel nostro Paese, così gravemente colpito dall’ emergenza. Alcuni privati già realizzano mascherine personalizzate, come nel caso di quella indossata dal grande Moreno Mannini. Ma forse anche le società, o la Lega stessa potrebbero adoperarsi affinché questa iniziativa venga sponsorizzata a dovere e si riesca così a raggiungere ricavati fondamentali nella lotta al coronavirus.
Già alcune società, come ad esempio il Perugia hanno iniziato a produrre e vendere mascherine “griffate”, con lo scopo di sostenere le fasce più deboli colpite dal contagio.
Uno sforzo comune che ci consentirebbe una ripresa più in veloce, garantendo fondi alla sanità. Allo stesso tempo ci farebbe ritornare, anche solo per un attimo alla domenica, allo stadio. Tutti “colorati” della propria squadra del cuore, con la mascherina al posto della sciarpa.
Qualcuno a dire il vero ci ha provato ma è stato prontamente bloccato dalla Guardia di Finanza che ha scoperto in una rivendita di Ciampino poco distante dal secondo aeroporto di Roma. Le mascherine erano in stoffa, non avevano il marchio CE e per l’appunto riproducevano illecitamente i colori e i loghi delle più note squadre di calcio del campionato di serie A. Come dire un doppio falso perché realizzate non a norma senza la certificazione comunitaria e in più utilizzando senza autorizzazione i marchi delle società calcistiche.