A 10 anni dalla doppietta di Pazzini all’Olimpico contro la Roma, Del Neri ricorda la magia di quella Sampdoria. Con un rimpianto…
“Abbiamo costruito un pezzo di storia”. Si esprimeva così Gigi Del Neri al termine di quella che rimane la partita simbolo dell’annata 2009/10. Sono passati esattamente 10 anni da quando una doppietta di Pazzini piegò la Roma all’Olimpico, mandando i giallorossi all’inferno e la Sampdoria in paradiso.
Mancavano quattro giornate alla fine, il Palermo aveva vinto per 3-1 in casa con il Milan e si era portato momentaneamente al quarto posto. La Sampdoria di Cassano e Pazzini era obbligata a fare punti contro la Roma di Ranieri. Una squadra che non perdeva da 24 partite e stava coronando il sogno scudetto. Anche i blucerchiati, però, avevano un sogno: la Champions League.
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Fu una partita al cardiopalma. La Roma partì forte e passò subito in vantaggio con Totti, dominando il primo tempo. Solo Storari tenne in vita la Sampdoria e poi, nell’intervallo, la furia di Del Neri: “Ero furibondo. Dissi che non avevamo nulla da perdere e di iniziare almeno a giocarcela. E così fu: assist di Cassano, rete di testa di Pazzini. Rischiammo ancora qualcosa in contropiede, perché volevamo vincere. Storari salvava, noi attaccavamo. Assist di Mannini e Pazzini che firma il due a uno a 5 minuti dalla fine. Incredibile: De Rossi steso per terra, Totti distrutto”.
La vittoria lancia la Sampdoria verso la Champions League. Corsa culminata con la vittoria in casa con il Napoli all’ultima giornata: “Quarantamila tifosi che cantano Rino Gaetano, la Champions conquistata, il presidente Garrone che balla. Era un paradiso che non avrei dovuto lasciare. Ma quando chiama la Juventus come si fa a dire no?”.