Manfredi e la società non sono preoccupati dal ricorso di Vidal sulle scritture private tra la nuova proprietà della Sampdoria e Ferrero. I motivi
La notizia del ricorso presentato da Gianluca Vidal presso il Tribunale di Milano e le dichiarazioni successive di Massimo Ferrero da Radio Cusano Campus hanno fatto ripiombare vecchi incubi attorno alla cessione della Sampdoria avvenuta lo scorso maggio. Un insieme di elementi a cui la proprietà attuale del club ha replicato con una sostanziale manifestazione di serenità, facendo capire che “Abbiamo già subito azioni di disturbo e siamo consci che non si fermeranno“.
E Matteo Manfredi e la società, in effetti, hanno alcuni motivi per cui dormire sonni tranquilli. A cominciare da un precedente, quel ricorso presentato da Ferrero presso il Tribunale di Genova, lo scorso luglio, con il fine di inibire futuri aumenti di capitale. Ed è stato rigettato. Questa volta è stato Vidal a fare ricorso presso il Palazzo di Giustizia di Milano, nel tentativo di far dichiarare non valide le scritture private tra i nuovi acquirenti e la proprietà uscente della Sampdoria.
Obiettivo è anche invalidare quanto accaduto nell’Assemblea degli azionisti del 30 maggio, tirando in ballo soprattutto il segretario generale Massimo Ienca e il suo operato in sede assembleare, in quanto amministratore unico di Sport Spettacolo Holding, che era la controllante della Sampdoria. Se non avesse avuto i poteri e spazio di manovra per farlo, difficilmente avrebbe firmato i documenti necessari.
Cessione Sampdoria, dal precedente ricorso rigettato all’omologa: i motivi che fanno dormire sonni tranquilli a Manfredi
Cessione Sampdoria, il ricorso di Vidal non preoccupa Manfredi. Ecco perché
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Il tutto avvenuto sotto assistenza dello studio legale milanese Dla Piper, specializzato in operazioni come quella portata avanti da Manfredi e Radrizzani. In particolare con il supporto dell’avvocato Francesco De Gennaro, che potrebbe diventare membro del prossimo Cda della Sampdoria. Lui che, con l’avvocato Filippo Chiodini dello Studio Legance, ha rappresentato la difesa proprio in quel ricorso di Ferrero rigettato nell’estate scorsa.
In proposito, un’altra fonte di tranquillità, ed elementi non secondario, è l’omologa al piano di ristrutturazione ottenuta da Manfredi e Radrizzani lo scorso ottobre. Il Tribunale ha accettato il piano presentato dai nuovi azionisti di maggioranza, fatto che risulterebbe parecchio strano se non li avesse considerati legittimati a presentarlo. Indirettamente, significa che l’organo di giustizia ritiene legittimo il pacchetto azionario da loro acquisito.
Tutti elementi che fanno propendere l’attuale proprietà per rimanere tranquilla, aspettando il corso degli eventi. Fermo restando che prima la situazione si risolve meglio è, per invogliare gli investitori ad avvicinarsi alla Sampdoria, senza timore che rimangano pendenze giudiziarie.