Il racconto del contradditorio dell’udienza cautelare sui ricorsi di Ferrero e Vidal in merito alla cessione della Sampdoria
In casa Sampdoria la giornata di mercoledì 28 febbraio è stata quella della prima udienza cautelare sui ricorsi del Trust Rosan e da Sport Spettacolo Holding, ex controllante della società. In attesa dell’udienza del 28 maggio sulla richiesta di annullamento della cessione, al Tribunale di Milano si è tenuto il contraddittorio sul possibile sequestro di azioni, obbligazioni convertibili e marchi in mano alla Blucerchiati Spa.
La giudice Daniela Marconi ha dato a Gianluca Vidal, Massimo Ferrero e Matteo Manfredi due settimane per trovare un accordo. Altrimenti ci sarà l’ordinanza, con la nuova udienza prevista il 13 marzo. Il contradditorio, riporta Il Secolo XIX, è andato avanti un’ora e mezza. Sono stati commentati i passaggi di ricorsi e memorie difensive dai legali delle parti (Trust Rosan, Ssh, Sampdoria, Aser Ventures e Gestio Capital).
Cessione Sampdoria, il contradditorio di Vidal e Ferrero
Cessione Sampdoria, ricorsi Vidal e Ferrero: il racconto dell’udienza
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Da una parte è stato evidenziato come il 15 giugno, un giorno prima dell’approvazione del bilancio del 16 giugno, Massimo Ienca, amministratore unico di Ssh, sia stato revocato dall’azionista di maggioranza di Sport Spettacolo Holding. Ssh che non si è, inoltre, presentata all’assemblea di approvazione.
Di contro, i ricorsi si fondano sul fatto che le società della galassia Ferrero siano state “spogliate” in modo illegittimo del diritto di opzione della sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile. Un aspetto, scrive Il Secolo XIX, già analizzato dal Tribunale di Genova in agosto. Il quale aveva qualificato quel diritto come una “scatola vuota priva di valore sostanziale”.