La Sampdoria vuole entrare nei playoff, ma Matteo Manfredi non mette fretta per la Serie A: nessun premio di promozione stabilito. Per ora…
La Sampdoria, dopo un avvio di stagione molto complicato, è riuscita a risalire la classifica, portandosi al settimo posto con 40 punti, grazie a quattro vittorie nelle ultime cinque partite. I playoff, obiettivo dichiarato da Matteo Manfredi, sono alla portata e poi si potrà anche sognare la Serie A. Anche se il presidente, su questo, frena.
La classifica si è mossa, ma, come afferma Manfredi all’edizione genovese de La Repubblica e alla Gazzetta dello Sport, non è ancora stato fissato un premio per la promozione. C’è scaramanzia:
La classifica si è mossa, è più bella, ma lo dico subito: non si guarda né avanti, né indietro. Si ragiona partita per partita, senza porci limiti, ma pure senza proclami. Premio? No, siamo scaramantici. Ma fosse necessario, sapremo come incentivare il gruppo verso il traguardo.
Sampdoria, Serie A? Abbiamo incontrato macerie
Sampdoria, Matteo Manfredi: vogliamo la Serie A ma per il premio promozione non c’è fretta…
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La presenza delle “macerie” ha contribuito a ritardare il processo di risalita della Sampdoria. Manfredi non vuole fare false promesse ai tifosi e non intende affermare che, anche nella prossima stagione, ci sarà un tutto per tutto per la promozione. Anche perché il mercato sarà ancora condizionato.
Macerie ? Abbiamo incontrato problemi. Ma lo sapevamo, questa non è una normale azienda. Noi vendiamo e interpretiamo emozioni, ma siamo rimasti sempre lucidi per rendere il tutto sostenibile e il nostro vanto è avere salvato il marchio. Non facciamo false promesse, ma avendo ricevuto bombe fino a martedì, non posso dire che l’anno prossimo sarà un “all in”.
Mercato? La Sampdoria in Serie B non potrà costare 70 milioni, ma ci stiamo già attrezzando per una sessione di acquisti che sia sostenibile.
E poi il rapporto con Andrea Pirlo. Il tecnico merita i complimenti di Matteo Manfredi, che svela anche due retroscena sulle partite con l’Ascoli e su quella di novembre contro il Palermo. Quella dopo il primo ritiro:
Pirlo merita solo complimenti. Glieli ho fatti dopo la vittoria con l’Ascoli. Con cui sono andato negli spogliatoi perché la partita non stava andando come volevo. I tanti infortuni ci hanno frenato, ma è stato bravo con il suo staff a superare ogni difficoltà. La svolta? È successo con il Palermo, 4 novembre, giorno in cui sono diventato papà. Incontro con la squadra alla vigilia in ritiro, il giorno dopo vittoria. Da lì siamo partiti alla grande.