L’ex presidente della Sampdoria Edoardo Garrone per la presidenza di Confindustria dovrà battere un’alleanza che si è creata…
Edoardo Garrone vuole la presidenza di Confindustria. L’ex proprietario della Sampdoria ha messo nel mirino una delle poltrone più importanti d’Italia, ma per riuscirci dovrà scontrarsi con persone altrettanto motivate.
Il 4 aprile si deciderà tutto, nel frattempo Antonio Gozzi (presidente di Federacciai e della Duferco) ha deciso di dare il suo sostegno a Emanuele Orsini (attivo nel comparto del legno). Questo creerebbe non pochi problemi alla candidatura di Garrone, “bisogna che la prossima presidenza metta la manifattura al centro” aveva dichiarato Gozzi qualche giorno fa.
Ecco gli effetti dell’alleanza
Sampdoria, alleanza contro Garrone per la presidenza di Confindustria
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Mentre invece la posizione di Garrone è la seguente: “È fondamentale che ci sia da parte del prossimo presidente di Confindustria un forte presidio sulle politiche europee con un impegno chiaro a modificare i punti del green deal che danneggiano l’impresa italiana“.
Repubblica.it ha pubblicato un articolo a proposito della corsa alla presidenza di Confindustria, soffermandosi sull’alleanza Gozzi-Orsini. Ecco un estratto dell’articolo pubblicato a proposito degli effetti che avrebbe questa partnership (se così si può definire):
Patto che prevede una quantità di posti in quota Gozzi in caso di vittoria di Orsini. Il vice con delega all’Europa potrebbe essere il bresciano Giuseppe Pasini, presidente della Feralpi, uomo vicino a Gozzi con cui, in questi anni, si è spesso alternato alla guida di Federacciai. Oltre a Pasini, Gozzi dovrebbe esprimere altri due vice che arriveranno da Brescia, Bergamo e il Sud Italia, dove si è mosso il past president Antonio D’Amato. Orsini terrebbe per sé quattro vice, uno dovrebbe essere Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia.
Un’altra figura sarebbe quella di Stefan Pan, che dal 2020 ha già la delega all’Europa. Incarico che sarebbe stato promesso da Orsini, ma che ora verrebbe dato ad un rappresentante di Gozzi. Alla minoranza l’emiliano lascerebbe solo un posto. Lo staff di Orsini, però, minimizza. Non ci sarebbero patti, solo voti in libera uscita: è chiaro che i sostenitori di Gozzi giovedì sceglieranno Orsini e se qualcuno, come Pasini, entrerà in squadra, non dipenderà da accordi.
Dopo il voto del 4 aprile, colui che verrà designato per la presidenza di Confindustria presenterà la propria squadra nella riunione del 18 aprile del Consiglio. Mentre il 23 maggio in assemblea privata, sarà formalmente eletto successore del presidente uscente Carlo Bonomi.