La Sampdoria di Andrea Pirlo continua la sua corsa sulle montagna russe delle emozioni: ma per i playoff non è ancora finita
Dal sogno al brusco risveglio, alla Sampdoria quest’anno piace giocare sull’altalena dei sentimenti, perché se la strada dopo Palermo sembrava in discesa, oggi, dopo lo schiaffo rimediato e meritato contro il Sudtirol, appare decisamente in salita.
Sentiero impervio soprattutto dopo l’esito degli esami diagnostici su Manuel De Luca. Ormai è una sorta di maledizione, quando un giocatore blucerchiato offre le migliori prestazioni (è capitato con Borini, Vieira e Piccini) passa pochissimo che arriva, come una sentenza divina, l’acciacco del momento. In queste settimane il “femorale” è salito nelle hit degli infortuni prediletti.
Ormai, dopo aver passato l’intera stagione a parlare di possibili recuperi e infermeria, possiamo solo prenderla con filosofia sperando e pregando che i nostri ragazzi siano più forti anche della sfortuna. Il “Cigno di Bolzano” (ironia della sorte) proprio nella sfida contro la società che gli ha visto tirare i suoi primi calci al pallone, ha forzatamente dovuto interrompere la serie positiva alla quale ci aveva ben abituati, diventando, tra le altre cose, una pedina tatticamente indispensabile per il gioco dei blucerchiati.
Che piaccia o meno come giocatore, l’assenza dell’attaccante bolzanino condizionerà e non poco il nostro finale di stagione come, in precedenza la sua assenza lo aveva fatto sia nella gara persa malamente a Pisa che nel finale del Barbera, quando senza il suo bomber a fare reparto, la squadra ha faticato a superare la metà campo.
Sampdoria, il sogno promozione non è svanito!
Sampdoria sulla montagna russe delle emozioni: ma non è ancora finita
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Purtroppo diventa difficile valutare ed esprimersi sull’annata di questa Sampdoria è troppo semplice dare giudizi negativi sulla discontinuità, la verità è che questa rosa al completo, soprattutto dopo gli innesti di gennaio, è una formazione che può conquistare qualsiasi risultato e può rendersi protagonista di qualsiasi prestazione… La differenza la fanno i giocatori a disposizione e la mentalità che non sempre è stata all’altezza delle aspettative.
Anche se la squadra è attrezzata, la serie B resta un campionato che va affrontato con la giusta consapevolezza e la giusta cattiveria, e quest’ultima, contro la formazione di Bolzano non l’abbiamo proprio vista.
Sogno svanito? Per nessun motivo al mondo… ma con una mano sulla coscienza sapendo che le sole parole non servono più, quindi, ci aspettiamo un finale da veri lottatori. Come disse Manfredi non molto tempo fa… gli alibi sono finiti.
Chiudo con un ringraziamento doveroso e un desiderio: un grazie particolare alla società per la scelta di riallacciare la collaborazione con il Torneo Ravano e poi, dulcis in fundo, un piccolo sogno personale: mi piacerebbe tanto tornare a vedere bambini e ragazzi dilettarsi in questa magnifica manifestazione con le maglie blucerchiate. Era bellissimo e non c’era nulla di male. Anzi…