La Sampdoria è ancora in corsa per i playoff: per raggiungerli ci vuole entusiasmo e fortuna. A Spezia c’era anche Alessandro Messina con un semplice amico?
Una Sampdoria orribile. La più brutta di tutta la stagione. Mai un tiro in porta, mai in partita, sempre in pericolo. Per fortuna con un fischietto che ci ha dato una mano. Qualche santa volta può succedere anche a noi.
Detto questo andiamo avanti. Siamo ancora lì. Dentro le magnifiche otto che tra poco meno di un mese si possono giocare l’ultimo posto per tornare tra le grandi. Dove noi dovremo stare di diritto. Ma la battaglia è dura, il calendario pure: Como, Lecco, Reggiana e Catanzaro per chiudere. Vogliamo fare i genovesi fino in fondo? Prendiamo sei punti su dodici. Possono bastare? C’è da sperare. Ma meglio sforzarsi per fare meglio. Sempre meglio.
La verità è che bisogna tirare fuori tutto. Quello che con Sudtirol e Spezia non si è visto. Squadra che cammina e non corre (c’è da domandarsi che preparazione è stata fatta a Livigno). Una squadra che non lotta. Una squadra che sembra che abbia finito la benzina anche nella testa. Che oggi è quella che più conta.
Come si fa? Bisogna stare uniti certo, come dicono in tanti. Uniti per arrivare all’obiettivo. Quello che più conta oggi. Poi ci sarà il tempo delle accuse, dei processi e delle difese. Ci sarà anche il tempo delle scelte? Ma non ora.
Sampdoria, seduto al fianco di Matteo Manfredi: Alessandro Messina e un nuovo investitore?
Sampdoria, ci vuole entusiasmo oltre che fortuna. Chi è quel signore vicino a Messina?
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Vabbè la partita l’abbiamo vista tutti. Da dimenticare. C’è chi se la prende sempre e per forza con Andrea Pirlo. Io no. Potrebbe fare qualcosa di diverso tatticamente? Certo. Ma c’è un’influenza improvvisa e soprattutto se Borini, Esposito e Pedrola sono stati più fuori che in campo questa stagione non è solo colpa sua. Se poi Darboe e Alvarez non sono al meglio, il motivo è dovuto allo loro lunga inattività. Ma di più non si poteva fare sul mercato. Punto.
Capitolo società. All’Alberto Picco non mancava nessuno. C’era Andrea Mancini, c’erano Vieria, Benedetti, De Luca e pure Askildsen. Tutti seduti vicino. Sopra di loro il presidentissimo Matteo Manfredi. Alla sua destra il responsabile dell’area sanitaria Luca Garriboli. E poi? Un signore (un investitore o un semplice amico?) di origine asiatica seduto per tutta la partita, intervallo compreso, al fianco di Alessandro Messina.
Qualche tempo fa il Secolo XIX ne aveva fatto parlato di lui come un uomo di fiducia di Andrea Radrizzani.
Matteo Manfredi e Messina sono stati, in periodi diversi, “director” della Football Capital Limited, agenzia di intermediazioni calcistiche fondata proprio da Radrizzani nel 2014. Manfredi ne è stato director dal 2021 al 7 giugno 2023, Messina gli è succeduto (è rimasto in carica fino al 19 dicembre) e, lo scorso 22 ottobre, in occasione di Sampdoria-Cosenza, era sul prato del Ferraris.
Quella non fu una partita come le altre. In quell’occasione Manfredi invitò allo stadio una delegazione di potenziali investitori, inclusi rappresentanti di Greenfield Investment, riconducibile sempre a Radrizzani. Messina, poi, era presente anche all’inaugurazione della sede di Bogliasco e al pranzo con Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Giovanni Toti. Insomma, una figura che sta assumendo importanza per il futuro presidente…
Questo il riassunto di quanto scritto dal principale quotidiano della città. Rimane da capire se il signore al fianco di Messina sia un semplice amico, un investitore di Radrizzani già presente o un possibile nuovo investitore.
A Spezia, per la cronaca, ma seduti una fila sopra anche Nicola Legrottaglie e Raffaele Fiorella. Non mancava davvero nessuno…