Dal sogno della titolarità con la sua Sampdoria ai minuti risicati degli ultimi due mesi, Simone Giordano sta faticando a ritrovare continuità
Dov’è finito Simone Giordano? Il classe 2001, il ragazzo della Sud, d’improvviso è quasi sparito dai radar della Sampdoria. Ritornato a casa quest’estate dopo un prestito annuale all’Ascoli, il terzino sinistro doveva partire dietro Antonio Barreca nelle gerarchie, ma già nel ritiro estivo aveva cominciato a convincere Andrea Pirlo. Complice poi qualche problema fisico per il collega che proveniva dal Cagliari, si è conquistato un posto da titolare che non ha mollato fino a metà febbraio.
Ha giocato 14 partite consecutive da titolare, molte delle quali senza essere mai sostituito. A Brescia, nella rovinosa sconfitta della Sampdoria, ha segnato il primo goal con la maglia per cui tifa fin da piccolo. Col Cittadella, ancora lontano da Marassi ma stavolta con risultato una vittoria, ha bissato la rete. Una favola che stava diventando sempre più meravigliosamente realtà.
Fino alla partita di ritorno col Pisa. Quando ingenuamente ha preso due cartellini gialli in pochi minuti, facendosi espellere. Da quel momento, complici anche alcune concomitanze di situazioni, ha trovato pochissimo spazio.
Sampdoria, cambio modulo e Barreca al top: i (possibili) motivi dello scarso minutaggio di Giordano
Sampdoria, che fine ha fatto Simone Giordano?
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La partita di Pisa era il 10 febbraio. Da allora ha giocato titolare solamente contro la Cremonese, 84 minuti in un infrasettimanale del 27 dello stesso mese. Probabilmente per far rifiatare un Barreca che, lentamente, gli ha soffiato il posto. Nelle ultime settimane, infatti, la condizione dell’ex Cagliari è cresciuta molto e Pirlo ha cominciato a dare a lui, più esperto, la maglia da titolare. Anche per via del cambio modulo.
Perché non è casuale che la progressiva scomparsa dai titolari di Giordano sia avvenuta proprio quando Pirlo ha deciso di passare al 3-5-2. Probabilmente Barreca, con questo schieramento, gli garantisce più spinta a tutta fascia, più dinamismo, mentre il classe 2001 lo preferiva nella difesa a 4, o come mezzala in un centrocampo a 3. Tutti fattori che hanno portato l’idolo della Sud, il ragazzo del vivaio, a giocare 10 minuti a Cosenza, 21 con la Feralpisalò, 25 col Palermo e una manciata con lo Spezia. Poi le 4 panchine con Ascoli, Bari, Ternana e Südtirol.
Un finale di stagione in salita rispetto a come era iniziata. Certamente va tenuto conto che si tratta della prima annata a Genova, in prima squadra, e solo della seconda in B. Ma l’arretramento di Giordano nelle gerarchie di Pirlo ha suscitato qualche interrogativo. Nel finale di campionato, sperando di arrivare ai playoff, il terzino genovese vuole provare a riprendersi il posto.