Francesco Flachi ha pubblicato sui social un video dove racconta un aneddoto su Fabio Bazzani in un Sampdoria-Fiorentina, ecco le parole…
L’ex attaccante della Sampdoria Francesco Flachi ha raccontato nel suo Podcast “Vita Rovesciata” alcuni aneddoti della sua carriera. In uno degli episodi si è soffermato sul rapporto speciale che aveva con Fabio Bazzani, di come vivevano lo spogliatoio e di come si completassero a vicenda. Ecco le sue parole
Bazzani è mio fratello, la cosa bella è che anche se ci sentiamo una o due volte al mese è come se lo facessimo da sempre. Io e Fabio non parlavamo mai, ci guardavamo negli occhi e sapevamo cosa dovevamo fare. Lo facevamo per la squadra e i nostri compagni. E’ stato un amore reciproco da persone vere. Quando giocavo con la Fiorentina a Firenze sapeva che soffrivo quella partita, ero scarico. Qualche cosa di più la facevo a Genova perché ero a casa mia e mi sentivo più forte.
Benvenuto a Marassi
VIDEO – Sampdoria, Francesco Flachi racconta il “benvenuto” di Bazzani a Jorgensen
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L’ex blucerchiato si è anche soffermato sulla tensione che avvertiva quando giocava contro la sua ex squadra (la Fiorentina), soprattutto nelle gare al Franchi. Il compagno di reparto però aveva trovato un modo per aiutarlo ad allentare la tensione, ecco quale:
Un giorno per accendermi la scintilla mi disse: “Stammi vicino i primi minuti” e io pensavo perché volesse fare la spizzicata o la sponda. Vedo partire questa palla e noi eravamo abituati che io andavo sulla spizzata di Fabio, questa volta no. Lui saltò insieme a Jorgensen col gomito largo facendolo cadere a terra, si avvicinò a lui e gli disse: “Benvenuto a Marassi”. Mi guardò e disse: “Francé ora puoi andare”.
Questo il racconto di Flachi sul suo compagno Bazzani, insieme in blucerchiato hanno scardinato molte difese e creato una delle coppie più iconiche al Ferraris. Sicuramente Mancini (171 goal)–Vialli (141) resta quella sul gradino più alto del podio, ma poi Flachi (110)-Bazzani (34) e Cassano (42)-Pazzini (48) sicuramente completano il podio. A parte il gusto personale, sicuramente in termini di reti segnate in blucerchiato hanno lasciato decisamente il segno.