Un girone fa, alla Reggiana, il primo goal di De Luca con la Sampdoria, ora è il trascinatore indiscusso di Pirlo verso i playoff: l’impronta del “Cigno di Bolzano” è sempre più decisiva
Sono passate esattamente 19 giornate da quel Reggiana-Sampdoria del 16 dicembre 2023. E’ trascorso un girone da quando, con una rete piuttosto rocambolesca di ginocchio, il “Cigno di Bolzano” ha potuto dispiegare le sue ali. Per Manuel De Luca, il goal del momentaneo 0-2 per i blucerchiati al Mapei Stadium, è stato uno spartiacque netto, la fine di un periodo e l’inizio di un altro.
La fine di mesi difficili per via del lungo infortunio, da cui ha saputo rialzarsi piano piano. La fine quel digiuno di goal che lo accompagnava da un anno e mezzo, amichevoli a parte. Da quando lo aveva acquistato la Sampdoria, non aveva ancora mai segnato in blucerchiato, nonostante l’anno in prestito al Perugia in cui era andato in doppia cifra in Serie B.
Con il goal al Lecco, nei minuti finali dell’ultima partita, è arrivato in doppia cifra anche alla Sampdoria, segno di come la sua stagione e la sua avventura genovese sia decisamente passata dalle stalle alle stelle. Anzi, da Reggiana a Reggiana. Perché nell’ultima partita di campionato al Luigi Ferraris ritroverà proprio quel club contro cui ha saputo svoltare non solo la sua annata, ma quella di tutta la squadra di Andrea Pirlo.
Sampdoria, il “Cigno” De Luca ha spiegato le ali: ora guida il volo verso i playoff
Sampdoria, dalla Reggiana alla Reggiana: Manuel De Luca è diventato un trascinatore. I numeri
LEGGI ANCHE Sampdoria-Reggiana, La Sud dà appuntamento a tutti i tifosi fuori dal Ferraris
Manuel De Luca ha segnato 10 goal su 49 totali della Sampdoria, più del 20%. E’ il suo miglior cannoniere, unico in doppia cifra, ma c’è molto di più. A partire proprio dalla vittoria per 2-1 sul campo della Reggiana, il “Cigno di Bolzano” ha saputo segnare moltissimi goal decisivi.
A Cosenza quello del 2-1 con cui i blucerchiati hanno espugnato il “Marulla”, contro la Feralpisalò la doppietta che ha permesso di superare i padroni di casa 1-3. Anche con Ascoli, Ternana (prima tripletta al Ferraris e tra i professionisti) e Lecco, appunto, ha timbrato i goal vittoria. Solo a Venezia ne ha segnato uno inutile ai fini di classifica.
Tradotto? Con 9 goal De Luca ha portato alla Sampdoria 18 punti. Se si contasse anche l’assist per la rete decisiva a Pajtim Kasami a Bari, diventerebbero 21. Anche limitandosi ai suoi goal, però, sono già numeri importanti. Praticamente tutto avvenuto all’interno di un suo personale girone di ritorno, dalla 17ma giornata in avanti, quella in cui il classe 1998 ha spaccato la sua stagione in due metà nette. E contrapposte.
A Palermo e col Südtirol non ha segnato, con Spezia e Como non ha potuto esserci. Risultato? Tre pareggi e una sconfitta per la Sampdoria, con due partite chiuse senza segnare. Subentrato sullo 0-0 a Lecco, ha regalato subito il successo a Pirlo, un risultato fondamentale in chiave playoff. Dirlo anche solo sei mesi fa sarebbe sembrata quasi una blasfemia, un’assurdità, ma i blucerchiati si aggrappano a Manuel De Luca come non mai. Ne hanno bisogno. Non c’è stato un vero e proprio sostituto, a parte Sebastiano Esposito a tratti.
E’ lui il trascinatore indiscusso di questa squadra negli ultimi mesi, quello a cui si sono affidati Pirlo e i compagni quando in avanti non c’erano Estanis Pedrola, Sebastiano Esposito e Fabio Borini. Lui che ha saputo rialzarsi dai problemi e farsi scivolare addosso le critiche, trovando una vera e propria rinascita in quel Reggiana-Sampdoria di metà dicembre. Domenica 5 maggio De Luca ritroverà, a Marassi, di nuovo i granata e sarà chiamato a colpirli ancora, per trascinare, da vero condottiero qual è diventato, compagni e tifosi ai playoff.