La Sampdoria vince a Lecco e conquista tre faticosi ma importantissimi punti. Ma Penelope vorrebbe fare qualche domanda a Pirlo?
Dopo la battaglia del Rigamonti – Ceppi è necessario tornare in careggiata perché la Sampdoria vista contro il Lecco, dopo le prestazioni incolore delle ultime giornate di campionato, deve, per forza di cose, alzare l’asticella e provare a centrare un obiettivo difficile ma alla portata.
Quella vista nel giorno dei lavoratori non può essere la squadra che andrà, tocchiamo ferro, a giocarsi la serie A.
Ancora una volta i blucerchiati hanno faticato più del dovuto a conquistare i tre punti, contro un undici che, da retrocesso matematicamente, non si giocava più nulla.
Per almeno 70 minuti, su un campo impraticabile, abbiamo visto provare a giocarsela solo i padroni di casa. Dobbiamo ringraziare Filip Stankovic con le sue parate per averci regalato la possibilità di portare a casa l’intera posta in palio, una volta subentrati quelli che dovranno (finalmente, si spera) essere i titolari nei prossimi impegni.
Ma scendiamo nei dettagli:
Che la Samp non possa fare a meno di una vera punta l’abbiamo capito tutti, preghiamo tanta salute a Manuel De Luca che, se pur contestato dai più all’inizio, ha dimostrato di essere una pedina fondamentale nell’economia del gioco blucerchiato.
Oltre ai goal decisivi segnati fin qui, ha il merito di tenere sempre la squadra alta e fare reparto da solo; un’arma assolutamente imprescindibile per esaudire il sogno dei tifosi che anche ieri, neanche a dirlo, hanno sostenuto i ragazzi con una carica davvero commovente. Praticamente un Ferraris due punto zero.
Sampdoria, non tutte le scelte di Andrea Pirlo convincono i tifosi
Sampdoria, posso fare qualche domanda a Pirlo?
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Ma in questi giorni di festa ed entusiasmo, ovviamente per il risultato che ci ha portati al settimo posto e non certo per la prestazione, mi piacerebbe porre delle domande a mister Andrea Pirlo, che nelle scelte, ancora una volta, non mi ha del tutto convinto.
Perché tenere sempre Giordano in panchina? Perché azzardare Ricci titolare in un’occasione così importante? E perché invece di giocare slegati senza punti di riferimento non provare, in assenza di De Luca, l’unico giocatore, Ntanda, in grado di ricoprire il ruolo più avanzato?
L’allenatore è lui e ci aspettiamo che veda le cose in maniera più lucida e meno emotiva di noi tifosi… ma per tre quarti di partita queste domande sono sorte spontanee e abbastanza lecite.
D’accordo invece sul fatto di preservare Piccini e il marziano con il numero undici per le prossime fondamentali gare. Soprattutto su un campo pesante come quello di Lecco.
Ora, senza più scusanti, non si deve sbagliare più nessuna mossa per stravolgere l’andamento altalenante di questa stagione, facendosi forza di una squadra di valore che deve metterci davvero tutto per dare un senso a questo campionato.
Non c’è nulla di perduto se non si lascia nulla di intentato. Avanti tutta!