La Sampdoria è crollata sul più bello, Borini però è orgoglioso di quanto fatto insieme ai compagni: l’impresa è stata vicina ad essere realizzata
La Sampdoria si è fermata al primo gradino dei playoff di Serie B. Una prestazione non all’altezza contro il Palermo spegne le speranze dei blucerchiati di ritornare in Serie A dopo un solo anno in cadetteria. Speranze, infatti. Perché forse tutti speravano, a inizio anno, di rimbalzare immediatamente nella massima serie. Ma forse pochi ci credevano, perché sembrava un’impresa irrealizzabile.
Chi ci ha creduto fin dall’inizio è la squadra. E in particolare Fabio Borini. Uno che è stato tra i primissimi rinforzi della nuova Sampdoria, che ha sposato di più il progetto e ha provato a trascinare i compagni verso l’obiettivo. Che non era solo centrare la promozione in A. Ma rendere possibile ciò che sembrava impossibile.
Dopo il rischio concreto del fallimento, con una squadra da costruire nonostante le difficoltà del calciomercato, con tanti infortuni, la risalita in classifica poteva apparire impraticabile. Borini e compagni invece non hanno mollato, finendo a due passi dal traguardo.
Sampdoria, Borini ringrazia i compagni: “Fiero dei miei compagni di viaggio”
SOCIAL – Sampdoria, l’orgoglio di Fabio Borini: abbiamo creduto nell’impossibile. Il post
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Anche per questo, dopo l’amarezza di essere usciti dalla corsa playoff, a mente fredda Fabio Borini si è detto orgoglioso. Fiero della Sampdoria e dei suoi compagni, con cui ha provato a inseguire il sogno. Con un post su Instagram l’attaccante blucerchiato ha ringraziato tutti per le emozioni provate e per averlo aiutato e accompagnato nell’avventura della rincorsa alla Serie A:
Un percorso pieno di emozioni. Un percorso iniziato nell’impossibile, credendo di renderlo possibile. Breve, diretto, sincero. Orgoglioso e fiero dei miei compagni di viaggio, onorando questi colori. Grazie
Il leader, che, quando disponibile, è stato un vero trascinatore della squadra, ringrazia i compagni che lo hanno supportato. A volte serve illudersi per credere di poter compiere imprese come questa. Ora invece è il momento di essere schietti, “Diretti e sinceri” come ha detto Borini, da vera guida dello spogliatoio. E, brevemente, si limita a ringraziare chi, con lui, ha provato a rendere possibile l’impossibile.