La Repubblica, Gabriele Volpi difende Fiorani: ho un figlio incapace. La risposta dell’ex presidente dello Spezia dopo l’inchiesta del quotidiano della famiglia Elkann.
Dopo l’inchiesta di Repubblica sui rapporti Volpi-Fiorani (La Repubblica: Gianpiero Fiorani, altro che Sampdoria: così ha conquistato l’impero di Gabriele Volpi) , il duo che aveva sfiorato il club blucerchiato, non tarda ad arrivare la reazione dell’ex presidente dello Spezia.
Gabriele Volpi ha mandato a Repubblica una lettera scritta a suo figlio Matteo il 27 novembre 2023 da cui emergono i dettagli di una lunga guerra familiare.
Tutto inizia nel 2016, quando il patron trasferì tutto il patrimonio (stimato in 750 milioni di euro) a una fondazione maltese, e chiamò a risanare il gruppo l’ex banchiere Gianpiero Fiorani condannato nel 2011 a 3 anni e mezzo per falso in bilancio, dopo la lunga stagione di scalate bancarie.
Gabriele Volpi difende Fiorani: ho un figlio incapace
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Ecco le dure parole di Gabriele Volpi:
“Prima di tutto, ancora una volta dimostri di non conoscermi affatto, immaginando che io assuma le mie decisioni influenzato, o peggio, ‘plagiato’ da chissà chi , eppure hai avuto modo di constatare quanto io sia determinato e a volte anche duro nel prendere iniziativeverso persone o circostanze che sembravano ostili e contrarie agli obiettivi dell’azienda che ho creato e sosterrò e difenderò sempre». Lo sai, ti ho sempre considerato un incapace e più volte ti ho contestato la tua falsità e inaffidabilità, come quando mi dicevi di essere in azienda in Nigeria e poi scoprivo che ti trovavi a Santa Margherita o a Lugano a far shopping con tua moglie. Lo sapevi benissimo e non ho neanche mai lontanamente pensato che tu avresti potuto diventare il mio successore alla guida del gruppo. Non ne avevi le capacità, il carattere e la competenza. Punto.
Non ho mai trovato in azienda uno che ti rispettasse o parlasse bene di te, nei fatti tu non hai mai lavorato e basta che controlli i tuoi passaporti per constatare quanto poco tempo hai passato in Nigeria, Mozambico e Angola. Le poche cose che hai fatto hanno avuto come interlocutori persone che non facevano altro che spillare soldi all’azienda. Con i tuoi disegni folli di rivalsa personale, accecato dall’avidità e dall’odio, ci hai scatenato contro il mondo, con denunce che hanno avuto un impatto molto pesante ma si sono sciolte come neve al sole. Ti sei alleato in Nigeria con i miei peggiori nemici. Non addebitare a me il fatto che tu hai lasciato tua moglie, abbi il pudore di non mentire a te stesso
Gabriele Volpi contro il figlio Matteo: non mantieni le tue figlie
Pur disponendo tu di ingenti mezzi finanziari, e con l’aggiunta dei milioni che tua madre generosamente ti ha donato, non contribuisci alle spese delle tue figlie. Io lo faccio e continuerò a farlo. Tu hai preferito destinare milioni e milioni a finanziare le cause in corso. Per raggiungere quale obiettivo? Un pugno di mosche, dedicando gli anni forse più belli della tua vita a battaglie legali che sottraggono soldi e serenità.