Nell’offerta per comprare in autonomia il Luigi Ferraris il Genoa ha coinvolto un gruppo statunitense specializzato nella gestione degli stadi
La mossa del Genoa rischia di sparigliare le carte nella contesa per l’offerta da presentare al Comune di Genova per l’acquisto del Luigi Ferraris. Le due genovesi hanno scelto di procedere insieme, ma lo stallo degli ultimi giorni ha portato Andres Blazquez, ad dei rossoblù, a proporre un’offerta autonoma “nell’interesse della città”.
Il Genoa ha voluto, come riporta Il Secolo XIX, rispettare le consegne del sindaco Marco Bucci, che aveva chiesto alle socità una proposta ufficiale entro il 16 ottobre, giorno dell’incontro con il Ministro per lo sport Andrea Abodi, ma tagliando fuori la Sampdoria. Che continua a chiedere legittime garanzie al grifone, che, invece, non ritiene necessarie.
Ferraris, il Genoa ha coinvolto Oak View nella sua offerta
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E così è arrivata l’offerta. La Pec ufficiale sulla scrivania di Bucci. Ma chi c’è dietro questa proposta?
Stando a quanto riporta Il Secolo XIX, il Genoa ha coinvolto in questa operazione il gruppo statunitense Oak View, specializzato nella gestione degli stadi negli USA e in Gran Bretagna. Dopodiché è stata informata anche la Sampdoria, che vuole, tuttavia, evitare uno scontro, pur consapevole del fatto di poter – anche lei – procedere in autonomia grazie alle garanzie date dagli investitori di Matteo Manfredi. Garanzie reali.